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Maggioranza in frantumi all’Ars, Miccichè “blinda” finanziaria per voto finale

Palermo, 1 apr. – Dopo che questa mattina per due volte il governo è stato battuto con voto segreto nel corso dell’esame della finanziaria, alla ripresa dei lavori il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha blindato il testo. L’Aula voterà le tabelle e poi si procederà al voto finale, stralciati tutti gli ultimi articoli da esaminare. “Non c’è alternativa”, ha detto il numero uno di Sala d’Ercole.

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“La maggioranza non risponde più, non siamo nelle condizioni di votare, non si capisce più niente, è saltato il banco – ha aggiunto Miccichè -. Qualsiasi norma metto in discussione viene matematicamente bocciata. Dovremo prenderne atto e interrogarci sul perché siamo arrivati a questo punto, se dipende dalla classe dirigente, dagli errori fatti. Io per primo mi devo interrogare, ma non posso permettere di fare bocciare tutto. In un’assemblea normalmente c’è una maggioranza e un’opposizione. Mi sembra che questa logica sia saltata”.

“È saltata la maggioranza, Musumeci alza bandiera bianca: rinuncia agli ultimi articoli della finanziaria per paura di affondare ancora in aula, e se la prende con gli ‘ascari’ della sua stessa coalizione. Il governo regionale è al capolinea per ammissione del suo presidente, questa finanziaria è la Waterloo di Musumeci”. Lo dice il capogruppo Pd Giuseppe Lupo a proposito dell’esame della manovra finanziaria all’Assemblea regionale siciliana.

“Non è certo un bel periodo per il presidente della Regione. Dopo aver dovuto rinunciare, giocoforza, a Razza, uno dei suoi assessori di punta nonché suo braccio destro, Musumeci deve ora prendere atto che il suo governo è alla frutta e non può più contare su una maggioranza a Sala d’Ercole, come dimostrano le numerose volte che l’Esecutivo è andato sotto”. Lo dice il capogruppo del M5S all’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Di Caro, aggiungendo: “Alla luce dei voti d’aula comprendiamo ogni giorno di più l’insistenza del presidente ad attaccare l’istituto del voto segreto, ma non può definirlo, come ha fatto ieri in aula, a voce alta, un voto mafioso. Questo non lo accettiamo”. “Il voto segreto è una prerogativa del parlamentare d’opposizione che in questa sessione ci ha permesso di bocciare norme inaccettabili, come quella che consentiva di mettere le mani in tasca ai pensionati della Regione – sottolinea il pentastellato -. Per il resto il nostro giudizio su questa finanziaria non cambia: la legge è addirittura peggiore di quella dello scorso anno, che era sì di cartone, ma che conteneva il chiaro messaggio di voler correre incontro ai siciliani. Qui l’unico messaggio che si coglie è la volontà dei deputati di portare a casa un contentino per il proprio territorio”, conclude Di Caro. “Aspettiamo ancora -conclude Di Caro – di vedere il famoso ordine del giorno sui ristori alle categorie commerciali penalizzate dal Covid. Questo odg ci sembra un po’ come la moglie del famoso tenente Colombo: ne parlano tutti, ma nessuno l’ha mai vista”.
(Adnkronos)

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