‘Non si può essere clementi con chi ha sfruttato il territorio e lo ha aggredito in maniera selvaggia. I **sindaci** spesso operano in realtà assai ristrette, perchè quando si firma una ordinanza per l’abbattimento di una casa, bisogna capire chi c’è dietro a quella casa abusiva, dove a volte c’è anche l’organizzazione criminale, gente spregiudicata e lo Stato deve accanto ai sindaci per evitare di farli sentire soli”.
”I sindaci sono nelle trincee, certo c’è qualche sindaco che forse non ha fatto il proprio dovere, sarà la magistratura ad occuparsene se quella condotta costituisce reato. Noi dobbiamo occuparci si evitare che la tragedia di Ischia e tante altre analoghe possano ripetersi”.
”Quando parliamo di condono si intende abusivismi ‘accettabili’ e case ‘sanabili’. Come prevede la legge, non c’è quindi nemmeno bisogno di dover fare una nuova legge. Semmai si tratta di accelerare le procedure nei Comuni italiani e in particolare nel Mezzogiorno, giacciono negli armadi centinaia di migliaia di pratiche di sanatoria. I Comuni non sono in condizione di smaltire questa gran mole di lavoro”.
”Per il momento occupiamoci di ritrovare gli ultimi dispersi, sui quali le speranze di trovarli vivi, sono pochissime. poi parleremo dei provvedimenti necessari. Quando si parla di condoni e di abusi edilizi bisogna stare attenti a non generalizzare, perché una cosa è la villa abusiva in riva al mare e una cosa è la finestra aperta di 50 centimetri in più rispetto a quella prevista da progetto”. Lo sottolinea il ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare, Nello Musumeci, in occasione dell’assemblea di Alis.