“Gli omicidi di Giulia Tramontano, giovane donna al settimo mese di gravidanza uccisa dal suo compagno, e di Pierpaola Romano, agente di polizia in servizio alla Camera freddata da un suo collega, sono solo la punta dell’iceberg. In queste ore proviamo sgomento e angoscia per due storie di cronaca che hanno sconvolto il Paese, ma i numeri ci raccontano una regolarità criminale inquietante che deve essere ad ogni costo contrastata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia.
“Sono 47 – prosegue la parlamentare azzurra – le donne assassinate in Italia dall’inizio dell’anno: di queste, 39 sono state uccise in ambito familiare o affettivo, quasi otto al mese. Una mattanza costante nel tempo, e che non accenna a diminuire. Giulia Donato, Martina Scialdone, Oriana Brunelli, Teresa Di Tondo, Yana Malayko, Melina Marino, Santa Castorina, Sigrid Gröber, Iulia Astafieya, Maria Febronia Buttò, Zenepe Uruci, Sara Ruschi, Brunetta Ridolfi, sono solo alcuni dei nomi di donne trucidate nel 2023 da persone delle quali si fidavano, con le quali avevano condiviso un pezzo di vita”.
“In Parlamento siamo pronti a intervenire per modificare le norme esistenti e per renderle più efficaci. Ma non può essere solo una questione di leggi o di pene. La prevenzione deve essere prima di tutto culturale e sociale. Le donne non sono un oggetto nella disponibilità esclusiva dei propri aguzzini. Le vittime di violenza devono avere la forza di ribellarsi, e per poterlo fare devono avere e percepire attorno una rete di protezione solida e riconoscibile. Tocca a ciascuno di noi costruire questa rete e renderla sempre più forte e sicura”, conclude Siracusano.