Il Sindaco della Città di Catania, Salvo Pogliese, al termine dell’incontro tenutosi a Palazzo degli Elefanti, ha ringraziato i deputati e senatori etnei “per la disponibilità mostrata al di sopra degli schieramenti politici e di partito”. Sul tavolo misure e provvedimenti per impedire un disastroso peggioramento delle condizioni di liquidità che potrebbero portare anche al blocco degli stipendi per diecimila famiglie legate – direttamente e indirettamente – al Comune.
Clima collaborativo e diffuso apprezzamento per l’iniziativa espresso da più parti, ma rimangono le perplessità su alcuni provvedimenti: bene l’attivazione del fondo regionale di garanzia per evitare il blocco-stipendi mentre si tentenna riguardo l’inserimento della Tari nella bolletta Enel: la proposta – già avanzata ad Anci Sicilia ed Anci Nazionale – è una sfida che Catania intende lanciare al governo ed al parlamento in ottica di contrasto all’evasione fiscale ma che non ha pienamente convinto tutti, come sottolineato dal gruppo Catania 2.0 che “accoglie con favore la proposta che dovrebbe essere applicata per una fase transitoria utile a far regolarizzare tutti, prevedendo inoltre di non colpire chi è realmente indigente” e che auspica la revoca dell’aumento dell’imposta ritenuto “vergognoso”. Piena sintonia invece riguardo la rinegoziazione dei mutui per cui si pagano tassi d’interesse tra il 3,5% ed il 5,73% e ritenuti dal sindaco “assolutamente sproporzionati rispetto al mercato attuale”.
Adesso, come da invito di Pogliese, il pacchetto di provvedimenti passa in mano alla pattuglia istituzionale che, lavorando in sinergia, avrà il compito di renderlo attuabile.
Senza dimenticare però di individuare le responsabilità della voragine economica da 1,6 miliardi. A tenere alta l’attenzione sul tema la delegazione del M5S che, oltre ad annunciare l’invito a Roma del sindaco per illustrare la situazione finanziaria di Catania ed il pacchetto di possibili soluzioni, sottolinea l’indispensabile “necessità di chiarezza per accertare le effettive responsabilità politiche ed amministrative cause della inquietate stratificazione del debito negli ultimi vent’anni”.
L’ex sindaco Bianco intanto, nella veste di Presidente del Consiglio Nazionale Anci, annuncia la prosecuzione della battaglia per una riforma della normativa vigente” in maniera che essa non sia punitiva nei confronti dei comuni italiani in difficoltà economica”. Il dialogo con il Ministero dell’Economia è già avviato dalla scorsa legislatura e l’attuale viceministro Laura Castelli lavora affinché il nuovo testo unico venga approvato rapidamente, magari come disegno di legge collegato alla Finanziaria.
Si accende dunque una luce di speranza per Catania, con un incontro che soddisfa anche le opposizioni in nome del bene comune.
Dissesto Catania: Pogliese incontra la pattuglia istituzionale etnea
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