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Consiglio comunale ok a delibera per definizione agevolata liti pendenti

Il Comune di Palermo consentirà la definizione agevolata delle liti pendenti presso le Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado, come già aveva fatto per quelle pendenti dinanzi la Corte di Cassazione

Il Comune di Palermo consentirà la definizione agevolata delle liti pendenti presso le Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado, come già aveva fatto per quelle pendenti dinanzi la Corte di Cassazione. Oggi Sala delle Lapidi ha approvato all’unanimità la delibera che sarà pubblicata sull’albo pretorio, diventando efficace sin da subito. Ai contribuenti che desiderano regolarizzare la propria posizione, sarà consentito di pagare l’importo in forma ridotta, risparmiando sanzioni e interessi. “In questo modo il Comune potrà recuperare agevolmente parte delle somme la cui effettiva debenza è oggi sottoposta al vaglio di un giudice – spiega il vicesindaco Carolina Varchi, titolare della delega al Bilancio e ai Tributi -, guadagnando, peraltro, una significativa deflazione del contenzioso tributario e l’annullamento di tutti i costi connessi alla gestione del carico tributario. Il contribuente potrà porre fine a una controversia limitando l’esborso e regolarizzando la propria posizione tributaria”.

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“Apprezzo il voto unanime su questa delibera che, d’intesa col capo area Maria Mandalà, ho offerto alla valutazione dei consiglieri – aggiunge Varchi – perché, unitamente alla precedente delibera sulla definizione agevolata delle liti pendenti in Cassazione, consentirà, con un pagamento in forma ridotta, la definizione di tutte le liti pendenti, con conseguente e immediata deflazione del contenzioso tributario che il Comune oggi si trova a dover fronteggiare con grande difficoltà stante la carenza di personale a ciò preposto. Confidiamo in una massiccia adesione a questa opportunità che consentirà al contribuente di regolarizzare la propria posizione pagando meno e al Comune di recuperare gran parte delle somme”.

Per il vicesindaco “un fisco ‘amico’, in grado di tendere la mano al cittadino senza perciò rinunciare alle pretese impositive dell’Ente, è necessario al giorno d’oggi. La tregua fiscale così come immaginata dal Governo e recepita dal Comune di Palermo, consentirà di avviarsi verso un periodo virtuoso nel rapporto con il contribuente”.

 

“Naturalmente restiamo impegnati in prima linea nella lotta all’evasione – conclude Varchi – e, infatti, sto lavorando, di concerto con gli uffici, per garantire la piena applicazione del regolamento antievasione secondo cui, per molti servizi, ovviamente non quelli essenziali, il rilascio delle autorizzazioni sarà subordinato alla verifica di regolarità contributiva. Insomma, definire le liti pendenti conviene a tutti, sono certa che i palermitani coglieranno questa occasione”.

 

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