Potrebbe slittare al termine della settimana in corso ma anche, probabilmente, a metà della prossima,ovvero l’ultima del mese marzo l’ufficializzazione del nome del candidato sindaco di Catania per Fratelli d’Italia in vista del voto amministrativo di fine maggio che interesserà anche il capoluogo etneo. Da quanto apprende l’AdnKronos da ambienti del partito di Giorgia Meloni, la ‘questione Catania’, tutt’altro che sottovalutata nell’agenda di FdI, avrebbe subito un piccolo ‘rallentamento’ causa gli altrettanti,al momento, “più urgenti temi sul tavolo nazionale”. Sul fronte del centrodestra catanese, intanto, assicurano più fonti della coalizione che “si sta comunque facendo tutto il possibile per arrivare ad una candidatura comune ed unitaria” ed in tal senso c’è “ottimismo”.
Nonostante i non celati ‘mal di pancia’ tanto in Fratelli d’Italia quanto e soprattutto nel Mpa di Raffaele Lombardo per la recente ‘fuga in avanti’ della parlamentare nazionale leghista Valeria Sudano, candidata sindaco con tanto di manifesti e cartelloni apparsi in città con l’endorsement di Matteo Salvini, si tenta appunto di trovare la ‘quadra’ anche se in FdI resta più che mai ferma la volontà di non ‘cedere’ la poltrona più ambita della città etnea ad altri partiti dell’alleanza. Dopo le ‘rinunce’ per spirito di servizio,lealtà ed unità della coalizione sia alle regionali siciliane che per la città di Palermo, Fratelli d’Italia, come oramai risaputo, non vorrebbe affatto ‘cedere’ pure il capoluogo etneo. In tal senso, oltre a ipotetiche ed improbabili suggestioni circolate in città,legate a nomi della magistratura come l’avvocato Enzo Trantino piuttosto che il giudice in pensione Nunzio Sarpietro, i nomi in lizza in quota Fratelli d’Italia restano quelli dell’ex assessore regionale alla Salute nella giunta Musumeci, Ruggero Razza ‘gradito’ anche a Raffaele Lombardo, l’ex assessore comunale allo sport di Catania Sergio Parisi, ‘vicinissimo’ al senatore ed ex sindaco della città dell’elefante, Salvo Pogliese.
Meno probabile al momento l’ipotesi dell’eurodeputato ed ex primo cittadino di Catania, Raffaele Stancanelli