Home Natura Mareamico: “alla Scala dei Turchi rischio di nuovi crolli”

Mareamico: “alla Scala dei Turchi rischio di nuovi crolli”

Palermo, 27 apr.- “La Scala dei Turchi è un monumento naturale bellissimo, ma molto fragile. Dopo la frana della scorsa settimana altre zone della stessa falesia rischiano di crollare in mare”. A denunciarlo è l’associazione ambientalista Mareamico che ha sorvolato la zona con il drone e ha scoperto come “anche il belvedere sta per venire giù”.

“Lungo la falesia si nota pure un’ampia fessura nel terreno che annuncia l’imminente crollo, ancora in piedi grazie alla vegetazione -dicono dall’Associazione -. Gli organi preposti alla tutela e al controllo del territorio sono invitati a verificare la stabilità di queste aree, per accertarne la sicurezza”.
(Adnkronos)

 

 
La replica di Cordaro
“Si tratta di una polemica strumentale e del tutto inconsistente. La Regione Siciliana, attraverso il Governo Musumeci, ha attivato per tempo tutti i canali necessari per arrivare nel più breve tempo possibile all’acquisizione e al successivo affidamento del bene”. L’assessore regionale al Territorio e ambiente Toto Cordaro si dice “amareggiato” all’indomani delle polemiche sulla Scala dei Turchi, il gioiello naturalistico in provincia di Agrigento, sollevate dall’associazione ambientalista “Mareamico” nel corso di un servizio andato in onda sul Tgr.

“Come sanno bene gli amici di Mareamico – afferma l’assessore Cordaro – la Scala dei Turchi è attualmente sotto sequestro. La smettano quindi di fare i difensori dell’ambiente su temi inconsistenti. Nessuno ha tutelato l’ambiente come il nostro Governo in questi ultimi tre anni e mezzo. Questo bene, purtroppo, è soggetto al naturale sgretolamento a causa degli agenti atmosferici. Proprio per questo siamo intervenuti per tempo con due misure importanti, per un totale di quasi un milione di euro”.
Il primo intervento regionale, attraverso la struttura contro il dissesto idrogeologico e per un importo di più di 400 mila euro, si è concentrato sulla parte a monte. Il secondo, ad opera del dipartimento della Protezione civile, ha predisposto nella parte a valle l’inserimento di barriere, per impedire l’ingresso nella zona, e l’installazione di un sistema di monitoraggio e di allarme.

“Siamo in contatto – prosegue l’assessore Cordaro – col prefetto di Agrigento e con il procuratore della Repubblica e valuteremo quali siano gli eventuali ulteriori interventi che la Regione deve realizzare nelle porzioni di competenza del demanio marittimo al fine di ottenere il totale dissequestro dell’area. Nel frattempo, seguendo le indicazioni del presidente Musumeci, abbiamo attivato tutti i canali per l’acquisizione e la concessione del bene. E la scorsa settimana, nel corso di un’apposita riunione convocata sull’argomento dal presidente della Commissione ambiente, ho incontrato il sindaco di Realmonte e abbiamo convenuto la possibilità di affidare la gestione al Comune agrigentino. Continueremo a discuterne venerdì, nel corso della riunione prevista in assessorato”.

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