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Un Biancone nel cielo della Grotta Palombara

SIRACUSA – Un Biancone, conosciuto anche come “Aquila dei serpenti”, nei cieli della Riserva naturale integrale “Grotta Palombara”, l’area protetta gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.
Il rapace, appartenente ad una specie rara, è stato avvistato, per poche decine di minuti, dall’ornitologo Renzo Ientile del Cutgana durante le attività di sorveglianza e monitoraggio nel territorio della riserva naturale.

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L’osservazione del Biancone, denominato anche “Aquila dei serpenti” per le sue abitudini alimentari indirizzate quasi esclusivamente a questo gruppo di rettili, ha permesso di verificare le attività di caccia del rapace negli ambienti aperti dell’area protetta siracusana, nelle praterie di graminacee spontanee, dove è diffusa l’Hyparrhenia irta, habitat prioritario riconosciuto dalla Direttiva Habitat della UE.
Una breve sosta prima di riprendere il viaggio che spingerà il rapace presumibilmente a percorrere ancora migliaia di chilometri.
«Questa specie – spiega l’ornitologo Renzo Ientile – non è nota come nidificante in Sicilia, alcuni individui vi possono svernare, ma principalmente l’isola è interessata da un piccolo flusso migratorio.

La primavera è tempo di migrazione e migliaia di uccelli in questi giorni si trasferiscono dall’emisfero australe a quello boreale, lasciando il continente africano, dove hanno trascorso l’inverno, diretti in Europa e Asia. Non a caso in questi giorni sono state numerose le specie migratrici che sono state avvistate nelle aree protette siracusane gestite dall’Università di Catania».
«Gli sforzi effettuati negli ultimi due decenni dal personale del Cutgana per preservare i laghetti temporanei e l’estesa prateria dagli incendi, dal pascolo abusivo e dal bracconaggio hanno permesso di mantenere questo prezioso habitat che ospita mediamente quasi 50 specie diverse di uccelli – spiega il geologo Sandro Privitera, direttore della riserva naturale “Grotta Palombara” -. La rete di aree di naturali in Sicilia offre a specie migratrici come questa di trovare rifugio e cibo, condizioni indispensabili, per compiere i loro trasferimenti da una parte all’altra del pianeta, e quindi sopravvivere».

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