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Animali: allevamenti in gabbia, Italia al 17esimo posto in Ue

Roma, 1 lug. – L’Italia si piazza in basso nella classifica europea (17esima posizione) per la percentuale di animali ancora allevati in gabbia: in 17esima posizione: degli oltre 300 milioni di animali allevati in gabbia ogni anno in Ue, oltre 45 milioni sono in Italia. A pubblicare la classifica è la Coalizione italiana End the Cage Age che invita i cittadini a twittare ai ministri competenti, il ministro della Salute Speranza e delle Politiche Agricole Bellanova, perché si impegnino ad avviare la transizione a sistemi senza gabbie sia in Italia che nell’Unione Europea.

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Nell’Unione Europea galline, scrofe, conigli, quaglie, anatre e oche sono allevati, per la maggior parte, in gabbie che limitano molto seriamente la loro possibilità di muoversi, costringendoli a una vita misera e piena di sofferenze. Si tratta di una questione sempre più vicina alla sensibilità dei cittadini europei. L’anno scorso, a seguito della campagna di comunicazione associata all’iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age, più di un milione di persone ha firmato la richiesta di mettere fine all’era delle gabbie in Ue. In Italia, le firme raccolte e autenticate dal Ministero dell’Interno sono oltre 90.000.

Oggi la Coalizione italiana End the Cage Age, costituita da Animal Equality, Animalisti italiani, Ciwf, Enpa, Humane Society International Italia, Lav, Legambiente, Lega Nazionale del Cane e Oipa, pubblica una classifica dei Paesi in base alla percentuale di animali allevati in gabbia. In Italia la quasi totalità di scrofe, conigli e quaglie, così come il 62% delle galline sono allevati ancora in gabbia ed è necessario agire il prima possibile per mettere fine a questa situazione. I ministri competenti per un’eventuale transizione a sistemi senza gabbie sono il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, e il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Per questo motivo, le associazioni della Coalizione End the Cage chiedono ai cittadini, a partire da oggi e nei prossimi giorni, di lanciare, utilizzando un linguaggio civile e propositivo, dei tweet rivolti proprio ai due ministri, chiedendo a entrambi di impegnarsi pubblicamente e concretamente a dismettere gradualmente le gabbie nel nostro Paese. Il ministro Speranza ha già dichiarato la propria disponibilità ad aprire un dialogo sulla transizione a sistemi senza gabbia per le scrofe, mentre finora nessun segnale di apertura al dialogo è stato ricevuto dalle associazioni da parte del Ministro Bellanova.

“La dismissione delle gabbie dagli allevamenti è urgente perché risponde a una sempre più pressante istanza etica di milioni di cittadini europei ed è coerente con la rinnovata e crescente attenzione anche a livello europeo per il benessere animale e la sostenibilità, così come tracciato nel Green Deal”, hanno dichiarato le associazioni, che aggiungono: “Far uscire dall’invisibilità le sofferenze di decine di milioni di animali è un dovere etico di ogni Paese civile e democratico e ci auguriamo che i nostri Ministri avviino al più presto il dibattito pubblico per una transizione verso sistemi senza gabbie, per far sì che l’Italia non resti indietro in questa battaglia di civiltà in difesa degli animali, ma divenga rapidamente tra i Paesi europei all’avanguardia”.
(Adnkronos)

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