Secondo appuntamento del bel progetto inaugurato la scorsa settimana. Nella Sala Rossa di scena questa volta il Trout Quintet che eseguirà musiche di Hummel e Schubert. A fine concerto sarà offerto al pubblico un aperitivo.
Inizio strepitoso, per Domeniche Civiche, progetto multidisciplinare che per sedici appuntamenti settimanali offrirà al pubblico preziosi momenti di musica, arte, letteratura, scienze e un gustoso aperitivo e che la scorsa settimana ha registrato il sold-out, nonché il pieno tributo degli spettatori a una iniziativa di assoluta originalità.
Domenica 23 gennaio (ingresso ore 17.30 – inizio ore 18.00) le belle architetture e affreschi purpurei della Sala Rossa del Politeama, faranno da cornice al Trout Quintet, formazione anch’essa nata in seno all’Orchestra Sinfonica Siciliana e formata da Marco Rogliano violino, Vincenzo Schembri viola, Enrico Corli violoncello, Damiano D’Amico
contrabbasso, Riccardo Scilipoti pianoforte.
La formazione cameristica proporrà il Quintetto con pianoforte in mi bemolle maggiore op. 87 di Johann Nepomuk Hummel e il Quintetto per pianoforte e archi in la maggiore “La Trota” op. 114 D. 667 di Franz Schubert. Maestri di Hummel furono Mozart, Clementi, Haydn, Beethoven, al quale il compositore di Presburgo fu legato a un profondo e a volte
contrastato sentimento di amicizia, così come a Schubert che gli dedicò le sue ultime tre sonate per pianoforte. Precocissimo compositore che a soli nove anni si esibì per la prima volta in pubblico proprio in occasione di un concerto di Mozart, Hummel fu un musicista assai fecondo nella musica solistica e da camera e un precursore che seppe superare
completamente le strutture armoniche e melodiche dell’allora imperante Classicismo concependo così uno stile che può definirsi a buona ragione moderno. Compose il Quintetto nel 1802.
Purezza di sentimento, schiettezza di immaginazione, questi sono solo alcuni degli aggettivi che si possono ascrivere al celebre quanto emblematico Quintetto “della trota” di Franz Schubert, così chiamato perché il compositore utilizzò nell’Andantino come tema per le variazioni il suo Lied intitolato appunto “La trota”. Composto nel 1819 su commissione del mecenate Silvester Paumgartner, musicista dilettante e violoncellista, fu pubblicato postumo da Joseph Czerny a un anno di distanza dalla morte del musicista.
Il componimento è una serenata caratterizzata da un tono di cordiale conversazione tra i quattro archi e il pianoforte in cui Schubert rivela tutta la sua abilità di
costruttore di finissime ed eleganti armonie.
Come di consueto, al termine del concerto sarà offerto dal Bar Chéri un aperitivo presso il porticato della terrazza del Politeama nel rispetto delle normative anti Covid vigenti.