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“Nell’Isola di Dedalo” inaugurazione mostra Università di Catania

Lunedì 22 maggio alle 12 al Palazzo Centrale Università di Catania "Nell'Isola di Dedalo: i 25 anni di attività del Centro di Archeologia Cretese (CEARC)”

Al Museo dei Saperi e delle Mirabilia (Palazzo Centrale), lunedì 22 maggio alle 12  si inaugura la mostra “Nell’Isola di Dedalo: i 25 anni di attività del Centro di Archeologia Cretese (CEARC)”, organizzata dal CEARC in collaborazione con il SIMUA. Partecipano il rettore Francesco Priolo, la direttrice del Disum Marina Paino, il Console Onorario Arturo Bizzarro Coutsogeorgou, a testimonianza dell’antica amicizia e solida collaborazione che lega il nostro Ateneo alla Grecia, e i direttori di altre missioni a Creta Filippo Carinci (Università di Venezia) e Diamantis Panagiotopoulos (Università di Heidelberg). Il progetto è stato finanziato con fondi dei dipartimenti di Scienze umanistiche (Disum) e di Scienze della Formazione (Disfor) dell’Università di Catania e del CNR-ISPC. Hanno collaborato studiosi delle Università di Bologna, Genova, UniNettuno e Ca’ Foscari.
Fondato nel 1998 dal prof. Vincenzo La Rosa, ordinario di Civiltà Egee del nostro Ateneo, il CEARC (Centro di ricerca dell’Università di Catania) organizza numerose attività, che comprendono missioni di scavi, studio e ricerche nell’isola di Creta.

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La mostra, il cui allestimento è a cura di SkenArte, ripercorre le esperienze scientifiche del Centro, le collaborazioni interdisciplinari e internazionali, ma anche le interazioni con il pubblico italiano e straniero, e con le comunità locali cretesi.

Come simbolo della mostra è stato scelto Dedalo, che secondo il mito greco sarebbe stato architetto di Minosse, costruttore del labirinto nonché inventore dell’arte dedalica (VII secolo a.C.). Costretto a rifugiarsi in Sicilia dopo aver attraversato l’Egeo in volo egli rappresenta il trait d’union fra i filoni storici raccontati nell’esposizione e tra la Sicilia, dove il CEARC nasce, e Creta, dove il CEARC lavora.
L’allestimento presenta al pubblico la civiltà cretese dalla prima occupazione fino all’età romana attraverso gli scavi nei siti di Haghia Triada, Festòs e di Priniàs, ma anche in siti dove operano alcuni dei suoi membri, come Gortina e Cnosso.

Il percorso espositivo, inoltre, è stato pensato per avvicinare i cittadini “non addetti ai lavori” ad un ambito di ricerca altrimenti poco accessibile nei suoi contenuti, e prevede, oltre a poster, video, riproduzioni sperimentali, modellini 3D, anche la visita virtuale e immersiva del quartiere sud-ovest del Palazzo di Festós.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.30 e il martedì e mercoledì anche il pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.00.

La visita virtuale, a posti limitati, richiede la prenotazione almeno 24 ore prima ed è disponibile tutti i lunedì e venerdì dalle 10 alle 13.00 e tutti i martedì e mercoledì dalle 16 alle 18.

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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