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Badia di Sant’Agata, Catania raccontata anche dai viaggiatori del Gran Tour

Fino al 27 aprile una preziosa mostra di libri con litografie, immagini, acquarelli, disegni, incisioni e testimonianze delle trasformazioni della città

CATANIA – Il coro grande delle Monache della barocca “Badia di Sant’Agata”, nei pressi di piazza Duomo, ospiterà fino al 27 aprile una preziosa mostra di libri con litografie, immagini, acquarelli, disegni, incisioni, elaborati dai pittori come Luigi Mayer e Kniep, che  Settecento e nell’Ottocento accompagnavano  i viaggiatori appartenenti all’aristocrazia e alla ricca borghesia europea.
Attraverso le immagini si osserva com’era Catania, ricostruita dopo il tragico terremoto del 1693  e la colata lavica del 1669   e si osservano le graduali trasformazioni di facciate, piazze e campanili,
Testi preziosi e libri di collezionisti privati vengono messi a disposizione di un vasto pubblico per favorire un’attenta lettura delle trasformazioni che la città ha subito nella costruzione dei palazzi accanto a quelli esistenti e della visione della piazza con il caratteristico obelisco sull’elefante, simbolo della Città di Catania.

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I viaggiatori famosi del Grand Tour : J.H. Bartels , J.W. Goethe , F.L. von Stoltenberg,   J.Houle, P. Brydone, D.Vivant Demon,  e le testimonianze delle due viaggiatrici:  I.Pfeifer  e I. Hahn Hahn sono stati i messaggeri  e cantori delle  bellezze di Catania e della Sicilia. Le loro testimonianze epistolari e visive, la descrizione dei luoghi e delle città visitate, con dovizie di particolari, ricca di notizie sulla storia e curiosità sui costumi , hanno sollecitato tanti altri viaggiatori a vistare la città di Catania e suoi originali monumenti. I volumi esposti e le immagini da essi tratti sono stati concessi da Damiano Calabrese, Presidente dell’Associazione Amor Librorum e le riproduzioni delle incisioni di A. Zacco (1780) sono state concesse dal notaio Carlo Zimbone

La mostra, promossa dal rettore della Badia di Sant’Agata, don Massimiliano Parisi, è stata diligentemente ideata e curata dalla prof. Rosalba Panvini, presidente dell’Associazione “Cenacum”, (Centro Attività Culturali del Mediterraneo) in collaborazione con Antonino Barbera, Salvatore Rizzo; con l’associazione Gruppi Archeologici d’Italia ( Sezione di Catania Amenanos),  ed il sostegno della Banca Generali Private,

Le traduzioni dei testi sono state curate da Anna Maria Seminara e dai docenti dell’Istituto De Felice Giuffrida Olivetti di Catania. corredando i documenti esposti anche di Q R Code per consentire ai visitatori di avere maggiori indicazioni sulla descrizione delle immagini.

La mostra, allestista dalla Ditta Tra Art Restauri di Gangi   è un segno concreto di promozione culturale messo a servizio della comunità catanese e dei numerosi turisti che apprezzano il ricco patrimonio artistico siciliano.

 

 

 

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