Andrea Savini: “ALBERI sorge da un concetto di lontano origine. Anni fa, dal balcone di casa nostra all’ottavo piano a Madrid, cominciai a ritrattare gli alberi in modo insolito, da una prospettiva poco comune. Le prime immagini non mi convinsero, e ho sperimentato con diverse tecniche fino ad arrivare ai risultati attuali: un cammino lungo per natura. Finalmente, mi centrai su degli straordinari bonsai, alcuni di riconosciuto valore internazionale. L’obiettivo era che le fotografie avessero la qualità fotografica che facesse scoprire la tessitura e i piccoli segreti degli alberi – in grandi ingrandimenti. Fino a che il livello di dettagli permettesse che l’osservatore scoprisse perfino un minuscolo insetto camuffato sulla corteccia. Per queste sedute lente, complesse e delicate, usai una CCD fotografico di medio formato, montato su una camera svizzera di precisione e delle ottiche tedesche di grande risoluzione. Le foto sono state illuminate con una mescolanza di luce naturale e flash di studio; e per ottenere il fondo bianco, abbiamo usato pannelli bianchi sovrapposti alla base dell’albero. La post produzione consistette in uno sviluppo standard, la pulizia di piccole imperfezioni ed elementi estranei a fine di ottenere dei fondi bianchi immacolati. In seguito, una tecnica di accatastamento di immagini, per ottenere un risultato di fuoco infinito.
Sono un fotografo italiano che abita in Spagna ed il titolo “La bellezza mostruosa degli alberi” è perché penso non si siano viste fatte così, nel senso di vedere la struttura degli alberi isolati dal terreno da tutti gli elementi che lo circondano, immerso nella natura per ammirarlo proprio chiaramente così come è, con i suoi rami, le foglie, i suoi bozzi. Ci sono alberi eleganti più teneri più romantici e poi ci sono i mostri, anche nel mondo dei mostri ci sono i mostri belli e i mostri brutti, come un bonsai che ha più di 100 anni.
Provengono dal museo del bonsai a Madrid di Luis Vallejo il più importante fuori dal Giappone del mondo, pensate che sono venuti anche dalla Spagna per assistere a questa inaugurazione che Pietro Scammacca ci offre nel suo palazzo.
Può sembrare di tutto: una cellula al microscopio, un mostro mitologico, la fantasia ci permette di volare. Non volevo usare in eccesso photoshop, un programma che trasforma eccessivamente la realtà. Come fotografo faccio ritratti a personalità, diciamo un lavoro più commerciale http://www.andreasavini.com/new/portfolio_pix ma come ha detto una mia amica ho fatto dei ritratti agli alberi ed ogni foto rappresenta il carattere della pianta…”
Nato a Milano, la mia infanzia trascorse tra le vie di detta capitale, un piccolo paese delle Alpi e un remoto villaggio in provincia de Salamanca – finché cominciai la scuola a Madrid, la mia città adottiva. Uno degli hobby della mia famiglia, da mio nonno materno ai miei genitori, era la fotografia e la cinematografia, e a me, da piccolo, mi risultavano familiari le macchine fotografiche e da presa.
Capii che per creare qualcosa di speciale bisognava imparare, così che a 15 anni mi iscrissi all’accademia del quartiere. Vinsi il concorso di fine anno con una semplice foto di una lampadina… Per i miei genitori la professione di fotografo risultava estranea e incerta, e mi diedero il loro appoggio quando decisi di intraprenderla. Cominciando dalla base sviluppando per altri fotografi spagnoli, dopo lavorando per agenzie di stampa e pubblicità, fino a fondare la mia propria – con l’ironia che con ciò non avevo tempo per fare le foto che in realtà desideravo. Dopo anni di molto sforzo, mi sento orgoglioso di essere riuscito a pubblicare il mio lavoro in quasi tutte le copertine di stampa nazionali e internazionali, esposto in fiere d’arte, gallerie e mostre, e in musei in Spagna e Italia. Pure in libri di prestigiose marche di moda e di grandi case editrici di fotografia e arte. Ma mi mancava un progetto per il quale mi mancava tempo…
People Photography, della cultura, cinematografia, società e moda. Premiato con il FotoPress e il Sol de Plata, pubblicando in giornali/riviste e pubblicità in tutto il mondo. Il suo percorso è stato riconosciuto con esposizioni nazionali ed europee. Menzione onorifica al concorso internazionale di IPhone/IPPAwards. -Primo Premio FotoPress, La Caixa. -Sol de Plata, Festival Publicidad de San Sebastián. -ART FUTURA Madrid 1996 Cartello dell’esposizione -Marta Marzotto, Fotografia Museo della Moda Milano. -“La Generación del 87” – Centro Culturale Conde Duque. -Feria Internacional de Arte Contemporáneo ARCO y ART FUTURA, con Neo2. -“Marta Marzotto, Musa” – Palazzo Morando. -GEO: le 100 migliori fotografie della sua storia. IPhone/IPPAwards 2022.