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Ugl sanità Catania. Emergenza “Coronavirus”, carenza di personale

CATANIA – Riunione ieri pomeriggio per la segreteria provinciale della federazione Ugl sanità, per l’aggiornamento su alcune tematiche di stretta attualità ed importanza per il comparto. A presiedere l’incontro era presente il segretario provinciale Carmelo Urzì che, davanti ai numerosi componenti partecipanti, in avvio ha subito introdotto il tema caldo della giornata ovvero l’emergenza “Coronavirus” e le misure adottate dalle varie strutture sanitarie pubbliche e private presenti in provincia. “Attraverso la consegna ai lavoratori del nostro vademecum, in questo frangente, vogliamo chiedere maggiore attenzione per la tutela del lavoratore, alle strutture private in particolare – ha detto Urzì. Non è possibile, infatti, che davanti ad una situazione del genere, con concreti e diffusi rischi di contagio, in molte aziende ancora oggi i dipendenti debbano portare il vestiario da lavoro a casa per il necessario lavaggio. Apprezzando quindi le attività che già sono state espletate, in particolare in relazione alle sale d’attesa ed ai luoghi comuni (e per questo invitiamo le aziende pubbliche e private a vigilare sulla corretta applicazione delle linee guida), chiediamo anche che il personale venga dotato di materiale monouso o di apposito servizio di lavanderia onde evitare il trasporto all’esterno, non controllato, di indumenti potenzialmente infetti. A questo – ha aggiunto il segretario – si sovrappone la questione legata alla continua carenza di personale ed alla mancata riforma della legge regionale 39, motivo per cui ancora oggi il privato non è sottoposto agli stessi standard del pubblico ed, inoltre, ricorre eccessivamente all’utilizzo di lavoratori con contratto libero – professionale. Ci auguriamo che finalmente, dopo oltre trent’anni, l’assessore regionale della salute Ruggero Razza dia avvio alle modifiche necessarie a garanzia dei livelli occupazionali e dell’efficienza del servizio.”

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Altra tematica affrontata è stata quella del rinnovo del contratto Aiop/Aris, ancora purtroppo fermo al palo dopo la rottura della trattativa ministeriale da parte dell’Associazione italiana ospedalità privata. Nel suo intervento Urzì ha auspicato una pronta ripartenza del dialogo, per far si che i lavoratori possano godere del meritato scatto contrattuale. Infine, con gli interventi di alcuni rappresentanti sindacali, si è fatto il punto della situazione sulle attività sanitarie nell’area metropolitana catanese, sia negli ospedali pubblici che nelle case di cura private, laddove la Ugl sanità è presente. “Grazie ad un costante lavoro di squadra continuiamo quotidianamente ad operare per il riconoscimento dei diritti di tutti i lavoratori della nostra realtà provinciale, nonché ad impegnarci con proposte e suggerimenti per un comparto sanitario catanese e siciliano i cui standard possano essere sempre più elevati – ha concluso Urzì.”

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