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UGL Catania richiede interventi organici per la Zona Industriale

'Vorremo conoscere afferma Musumeci quali sono i progetti, le tempistiche, cosa si farà per la prevenzione del rischio idrogeologico'

«Accogliamo con grande favore la notizia degli investimenti che arriveranno nella zona industriale di Catania. Questo sviluppo è particolarmente significativo, poiché la zona industriale etnea ha un’importanza strategica e sta ricevendo attenzione sia da grandi aziende multinazionali che da piccole e medie imprese». È questo il commento a caldo dei segretari provinciali di Ugl Angelo Mazzeo (Metalmeccanici) , Carmelo Giuffrida (Chimici) , Nino Neri (Agroalimentari).

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Infatti è dei giorni scorsi la notizia di una riunione presso l’Assessorato regionale delle Attività produttive alla presenza dell’assessore Edy Tamajo, del sindaco di Catania Enrico Trantino e dei dirigenti dell’Irsap (Istituto Regionale per le attività produttive).

 

 

In particolare sembra che dovrebbero arrivare a Catania 50 milioni di euro che verranno stanziati dal Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 e che servirebbero alla riqualificazione infrastrutturale della zona industriale di Catania, con particolare riferimento alla regimazione delle acque superficiali per risolvere le criticità idrogeologiche della zona industriale.

 

Il Fondo di coesione 2021–2027 è stato presentato a Palermo nel mese di maggio scorso alla presenza del presidente del consiglio dei ministri, Giorgia Meloni e del presidente della regione siciliana, Renato Schifani.

 

 

In questo momento la zona industriale di Catania affermano i segretari provinciali Ugl Angelo Mazzeo (Metalmeccanici) , Carmelo Giuffrida (Chimici) , Nino Neri (Agroalimentari) «sta attirando grossi investimenti sia da grandi aziende multinazionali sia anche da piccole e medie impresa che comporteranno nuovi posti di lavoro per la nostra terra».

 

 

Allo stesso tempo però afferma il segretario territoriale Ugl Catania Giovanni Musumeci «continuano le riunioni senza un pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali che rappresentano decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano giornalmente nella zona industriale».

 

«Vorremo conoscere» continua Musumeci «quali sono i progetti, le tempistiche, cosa si farà per la prevenzione del rischio idrogeologico e se sono stati presi in considerazione tutti i suggerimenti che negli anni ed anche in tempi molto recenti abbiamo dato per la crescita della nostra zona industriale»

 

 

In particolare «vorremmo comprendere» continua Musumeci «chi gestirà le somme stanziate e se si continuerà come nel passato con degli interventi spot su questa o quella infrastruttura senza pervenire ad una soluzione definitiva dei vari problemi». «Occorre invece» afferma Musumeci «uscire da questa logica e pensare a degli interventi organici che risolvano in modo definitivo i tanti problemi strutturali della zona industriale etnea: rete viaria, fognature, illuminazioni e quant’altro. Apprezziamo la buona prassi utilizzata dal Comune di Catania che già ha convocato le OO. SS. per comunicare il rilancio della zona industriale con l’investimento dei Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, auspichiamo che tale consuetudine venga utilizzata anche dalla regione siciliana».

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