Sta tenendo banco negli ultimi giorni a Catania la questione relativa alla mancata proroga contrattuale per i circa 180 lavoratori cosiddetti “Summer job” dell’azienda StMicroelectronics. A prendere posizione sulla vicenda è anche la Ugl metalmeccanici provinciale che, da tempo, conduce una battaglia in favore questi giovani che hanno acquisito competenze e capacità nell’ambito della produzione, durante il servizio estivo a tempo determinato. Organizzazione sindacale che lancia anche una stoccata nei confronti del “Decreto dignità” voluto dal precedente Governo nazionale. “Una norma inutile che, in larga parte, non ha risolto il problema del precariato. Semmai lo ha aumentato, visto che le aziende sono obbligate ad assumere nuove risorse temporanee nell’impossibilità di prorogare, dopo un periodo, i contratti stagionali in essere. Così si buttano via tanti lavoratori il cui investimento è andato anche nella loro formazione. E, a nostro avviso, allo stato attuale non c’è nessun cavillo che possa consentire a chi ha fatto più di un “Summer job” di avere una proroga – dice il segretario Angelo Mazzeo. Questo purtroppo non è un problema soltanto di STM Catania, ma di centinaia di aziende presenti nella nostra regione ed in tutta Italia. Certo, è davvero curioso che oggi a sostenere le istanze di questi lavoratori sia proprio chi nel 2017 non ha firmato con noi l’accordo per fare del 21° turno anche un’occasione buona per inserire temporaneamente nuove forze all’interno delle sale produttive, dando così respiro in estate a dipendenti a tempo indeterminato. Senza la nostra sigla e quella di altre organizzazioni, i non firmatari adesso non avrebbero di fatto avuto l’oggetto su cui impiantare una delle tante ormai sterili proteste mensili. A noi, come Ugl metalmeccanici, interessano realmente le sorti di questi 180 giovani catanesi che possono e devono avere un’altra opportunità all’interno della STM, dove si sono distinti particolarmente per professionalità ed abnegazione al lavoro – sottolinea Mazzeo.
Sappiamo bene che in questo momento ci sono condizioni favorevoli sia dal punto di vista del mercato, data l’enorme richiesta di dispositivi causata dalla ripartenza post lockdown, che da quello delle fuoriuscite di personale dovuto a pensionamenti ed altri motivi. Chiediamo quindi ai vertici catanesi della multinazionale un solenne impegno per il riassorbimento progressivo degli ex “Summer job” rimasti fuori loro malgrado, in modo tale da rimpiazzare i vuoti di organico esistenti con chi (dal 2017 ad ora) ha già lavorato nel nostro stabilimento. Allo stesso modo, ribadiamo la richiesta di guardare ai “Summer job” storici anche nell’ottica della nuova fabbrica che si andrà presto ad aprire nella nostra Zona industriale. Confidiamo nel buonsenso da parte del management di STMicroelectronics Catania, perché possa venire incontro a quella che riteniamo una vera e propria iniziativa per valorizzazione delle risorse locali. Su questo – conclude il segretario Mazzeo – siamo subito disposti a sederci attorno ad un tavolo di confronto.”