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Siap Catania: lotta all’abusivismo giusta ma “guerra” impari

CATANIA – Il 15 luglio, alle 17,00 si è riunita la Direzione Provinciale del Siap, presso il report Hotel Four Spa. Alla presenza dei quadri dirigenziali del Siap Catania, il Segretario Vendemmia ha relazionato sullo stato della sicurezza catanese soffermandosi anche sulla nota vicenda della mancata realizzazione della cittadella di librino. Oltre a ciò, la Direzione pur approvando la significativa attività voluta dal Questore della Cioppa, riguardo le attività di controllo sul territorio finalizzate al contrasto della guida senza casco, dell’abusivismo di ogni genere e della piaga dei posteggiatori e lavavetri, ha posto quesiti ben precisi che sono stati analizzati e discussi. Ovviamente la Polizia di Stato, è una forza di polizia a competenze generali, ciò significa che ogni tipo d’intervento per la sicurezza del cittadino va effettuato, però la frammentazione degli uffici, unita all’età anagrafica e alla poca disponibilità di uomini e mezzi, ha di fatto esclusivamente coinvolto volanti e commissariati e non solo, ad affrontare una “guerra” impari contro i posteggiatori e gli abusivi, anche edilizi senza strumenti efficaci. Non è un caso che il cittadino vede sempre i soliti soggetti a continuare l’attività seppur più volte sanzionati. Un cane che si morde la coda, ogni 10 sanzionati ne spuntano 20. Un lotta che va fatta per senso civico, (nessuno deve pagare i posteggiatori e nessuno deve farsi lavare il vetro, la gente deve denunciare chi abusivamente costruisce ecc.), da tutti gli attori e protagonisti senza distrarre ancor di più le esigue forze della polizia che dovrebbe ovviamente impegnarsi anche sul fronte di investigazioni e contrasto alla criminalità e alla corruzione. Una attività giusta, ma impari visto che nessun ente locale ha emanato ordinanze più restrittive per la piaga abusivismo, ne la legge nazionale o regionale permette ulteriori provvedimenti. La questione che sarà anche cruciale lascia un velo di frustrazione nel vedere le volanti essere impiegate per queste attività invece che dalla polizia urbana, ormai agli sgoccioli per colpe non certamente di questa amministrazione comunale. La direzione si è soffermata a lungo sul dibattito delle carenze strutturali e sull’emergenza covid-19 ben affrontata dal Questore, ma ha potuto accogliere anche la stanchezza generale degli appartenenti per attività che vedono protagonista sul territorio la sola polizia catanese.

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L’organizzazione sindacale, ha anche affrontato ciò che sta accadendo ora nei porti siciliani individuando preoccupazione per il personale impiegato e per i cittadini catanesi. Pur non volendo allarmare nessuno, gli appartenenti al reparto mobile sono circa 130 uomini al giorno, impiegati nei centri di accoglienza e per le scorte dei migranti che tra la confusione generata da regole non emanate dal legislatore, espongono pesantemente i poliziotti a probabili contagi da Covid-19, con il serio rischio di condurlo nel territorio catanese. La delibera dei lavori della Direzione Provinciale sarà a breve notificata al Capo della Polizia, al Prefetto, al Questore e per la prima volta al sindaco su quanto discusso in sede.

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