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Polivalente Polizia di Stato, Siap e Siulp propongono struttura dell’ex ospedale Ferrarotto

La struttura era destinata a sorgere nel territorio di Librino ma pare che esista l'impraticabilità del terreno scelto per ospitare la cittadella della Polizia

Continua a non vedere la luce il progetto della realizzazione del Polivalente della Polizia di Stato di Catania destinato a sorgere nel territorio di Librino. Struttura strategica,  a  detta di tutti,  non sembra destinata  a materializzarsi o perlomeno non per ciò che doveva servire. E’ dal 2006 che  gli enti  pubblici interessati ( Demanio – Provveditorato OOPP – Comune di Catania)  hanno tenuto nascosta la verità riguardo l’impraticabilità del terreno assegnato,  e solo di recente è stata rivelata una parte della verità sulla mancata edificazione dell’importante struttura che consentirebbe di immettere al controllo del territorio non meno di 150 poliziotti,  oggi relegati a servizi di vigilanza delle 14 strutture della polizia, ( costi di gestione  di oltre 3 mln di euro annui) strutture ormai non capienti e fuori norma.  Eppure eravamo moderatamente ottimisti in seguito alle dichiarazioni del sottosegretario dell’Interno,  in merito all’incarico di un commissario e all’inserimento nello sblocca cantieri dell’opera. Sappiamo che la cittadella non potrà essere costruita in quel terreno, contaminato da ogni tipo di rifiuto, compreso l’amianto ( mai bonificato ) e da due infrastrutture ( condotte acque reflue)  nel sottosuolo che impediscono la realizzazione del progetto. Infrastrutture che  sembra non potranno essere  dismesse o spostate. Si è argomentato anche sull’ inopportunità dell’acquisto “frettoloso” di quel terreno senza opportune verifiche, venduto dal Comune al Demanio dello Stato con l’infrastruttura che ne impedisce la realizzazione, una questione che  nel 2020  portò il comune catanese ad  avanzare la  proposta di permuta del terreno con altra area, respinta dall’Agenzia del  demanio. Recentemente  abbiamo conoscenza che l’intero progetto è da rifare,   con la modifica dell’area di costruzione a causa dei collettori nel sottosuolo,  una  riduzione significativa dell’itera struttura che  non servirebbe più allo scopo  ma potrà essere una ennesima  cattedrale nel deserto. Una questione dagli aspetti  più scuri che chiari, ovvero:  perché insistere sulla realizzazione in quel terreno, quale ulteriore verità è nascosta ?

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Eppure la soluzione è a portata di mano. Infatti,  se la Regione Sicilia  cedesse al Comune l’area dell’ospedale Ferrarotto,  il Comune potrebbe permutare l’area di Librino con l’area del Ferrarotto che servirebbe allo scopo,  con la previsione di demolizione e costruzione. Ma questo è auspicabile in uno Stato dove gli enti si confrontano per il bene collettivo.   Per questa vicenda proprio ieri abbiamo appreso dell’interrogazione presentata dalla senatrice Tiziana Drago di FdI, che senza mezzi termini pone la questione al Ministro dell’Interno in  maniera determinata,  aprendo così una ulteriore azione che potrebbe dare le risposte che cerchiamo. In merito,  accogliendo le nostre segnalazioni,  la senatrice  discute anche della possibilità di intervenire per dare una casa ai poliziotti e ai carabinieri che potrebbero coesistere nell’unica struttura capace di contenere le due forze di polizia,  con risparmi in termini di uomini e costi,  con un vero coordinamento fatto di atti concreti. Riportiamo in seguito le dichiarazioni della Senatrice:

Sicurezza. Drago (FdI): Ministro Lamorgese faccia chiarezza su Cittadella Polizia di Catania. Cittadini attendono da 16 anni e ora rischiano di perdere i fondi stanziati.
“Ho presentato un’interrogazione al Ministro Lamorgese sulla costruzione del nuovo Centro polifunzionale della Polizia di Stato che la città di Catania attende da 16 anni.

E’ dal 2006, infatti, – continua la senatrice di FdI – che si trascina il progetto della costruzione della nuova Cittadella, che risolverebbe il problema delle numerose e costose articolazioni in cui si trova costretto a distribuirsi il personale della Polizia.  In tutto 14 sedi molte delle quali inagibili, inadeguate, fatiscenti e oltremodo costose visto che si aggira a quasi 3 milioni di euro la spesa annua complessiva per il loro mantenimento. Risorse che quindi potrebbero essere risparmiate. Purtroppo, il progetto comunale del 2006 ha riscontrato un serio stallo a causa della non edificabilità dell’area sulla quale sarebbe dovuta sorgere la Cittadella. Da allora non si è avuta più alcuna notizia e adesso c’è il rischio di perdere i finanziamenti destinati alla realizzazione di questa struttura che, invece, consentirebbe di rispondere a quelle esigenze di ordine e sicurezza di cui necessita il territorio catanese. In tal senso potrebbe essere presa in considerazione l’ipotesi di utilizzare la nuova area assegnata dell’ex Ospedale Ferrarotto, riconvertita per le esigenze sia della Polizia di Stato che dell’Arma dei Carabinieri presenti in territorio catanese. Una struttura unica che così consentirebbe finalmente dopo 16 anni di realizzare quel Centro polifunzionale che i catanesi da troppo tempo attendono e che rappresenterebbe un sicuro presidio contro la criminalità” conclude la senatrice Drago”

Recentemente ( La Sicilia del 21 aprile 2022) si e discusso  dell’area del Ex Ospedale, ormai lasciata al saccheggio, con un padiglione  già assegnato temporaneamente all’ufficio Sanitario della Polizia di Stato, circondato da incuria e sporcizia, visitato da vandali e ladri. E’ anche vergognoso e l’immagine la testimonia,  come una struttura sanitaria della Polizia che ha avuto una importate ruolo nella battaglia al Covid,  sia locata in un ambiente malsano e senza che alcuno si interessi di manutenzione. Una mancanza di rispetto verso   istituzione della PS.  Una area in cui non esiste un progetto futuro ma che se assegnata al Ministero dell’Interno, potrebbe  immediatamente essere riconvertita in Cittadella della Sicurezza per i catanesi. In questa città,  in cui si chiede più sicurezza,  ci aspettiamo un minimo interesse da parte di tutti  e di questo ringraziamo la senatrice Drago, auspicando che la Regione  e il Comune  si incontrino per trovare una soluzione per le Forze dell’ordine impegnante in questa città.

 

 

 

                       S.I.U.L.P.                                                                         S.I.A.P.

        Giuseppe SCACCIANOCE                                           Tommaso VENDEMMIA

 

 

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