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Lavoro-salute-sviluppo, domani il consiglio generale della Cisl etnea

Catania, 28 luglio 2021 – L’avvio del percorso che porterà al 18esimo congresso provinciale, con l’analisi della situazione politico-sindacale e l’appello all’amministrazione comunale e metropolitana a riprendere il confronto sono i temi centrali del consiglio generale della Cisl di Catania, in programma domani, giovedì 29 luglio, dalle 9.30, all’Auditorium “De Carlo”, del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università degli Studi di Catania, secondo i protocolli antiCovid.
Tre le parole d’ordine: Corresponsabilità, Contrattazione e Impegno partecipato. Con cui puntare agli obiettivi del lavoro, della salute, dello sviluppo e della coesione sociale.

 

In occasione del consiglio generale, verrà integrata la componente femminile della segreteria provinciale.
Aprirà i lavori, la relazione di Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea. Porterà un suo contributo don Piero Sapienza, direttore dell’Ufficio diocesano per le Politiche sociali e il lavoro. Interverrà Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl siciliana. Concluderà Daniela Fumarola, segretaria nazionale Cisl.

 

«Stiamo attraversando una fase molto particolare – afferma Attanasio – in un contesto quasi post-bellico, dovuto alle pesanti ripercussioni legate all’emergenza sociale ed economica indotta dalla pandemia. La preoccupazione della Cisl di Catania è che da parte dei decisori politici non si colga appieno la gravità delle questioni lasciate in sospeso e che attendono risposte urgenti: sul tavolo del confronto, con la spada di Damocle dello sblocco dei licenziamenti, ci sono le questioni della infrastrutturazione territoriale, della zona industriale e delle tutele legali e contrattuali, e della protezione sociale per lavoratori, anziani e famiglie. La Cisl ribadirà la propria proposta che in queste ultime settimane ha reso pubblica: un nuovo Patto per Catania che raccolga tutti i temi e venga sottoscritto tra politica e parti sociali e sul quale vigileremo con il rigore che la situazione impone a tutti».

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