CATANIA – “Ci stringiamo forte attorno alla famiglia del giovane autotrasportatore che ieri mattina ha perso la vita nel tratto della Statale 284 a Paternò, esprimendo le più sentite condoglianze, mentre al suo collega rimasto ferito inviamo gli auguri di pronta guarigione. Aldilà della dinamica del fatto, che sarà stabilita dagli organi competenti, riteniamo inaccettabile quanto accaduto soprattutto se la vittima è un padre di famiglia che si trovava li per guadagnarsi da vivere. In quella maledetta strada ogni giorno sono infatti migliaia i lavoratori che transitano in condizioni di sicurezza minima, sfidando il pericolo incombente. Ed intanto si continua a parlare di messa in sicurezza della “Occidentale etnea”, mentre la gente muore o rimane coinvolta in gravi incidenti. Un’altra opera, come il raddoppio dell’importante arteria, ostaggio delle parole, del rimpallo di pareri e dei rinvii che i cittadini di quest’area della nostra Città metropolitana attendono da decenni e non vogliono più aspettare piangendo altre vittime. Se si vuole creare lavoro e sviluppo, se si vuol tutelare nel migliore dei modi chi lavora, chi produce e chi, principalmente, in quelle aree ci vive. Lanciamo un appello ai sindaci del comprensorio, perché facciano sentire forte il grido di dolore di una comunità di persone che invoca soltanto il diritto alla sicurezza, nonché a tutte le istituzioni superiori perché considerino questa una delle priorità da affrontare nell’immediato.” Lo dichiara Giovanni Musumeci, segretario territoriale della Ugl di Catania.
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