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Fusione Amt – Sostare, la Ugl firma l’accordo sindacale per il passaggio dei lavoratori

Carmelo Catalano
Carmelo Catalano
CATANIA – E’ giunto alla conclusione il lungo iter di consultazione sindacale per la fusione delle società partecipate del Comune di Catania Amt e Sostare. Una procedura che, tra le organizzazioni sindacali, ha visto in prima linea la Ugl catanese con le sue federazioni provinciali Autoferrotranvieri e Terziario, che hanno posto al tavolo di confronto diverse questioni relative alla confluenza contrattuale per i lavoratori di Sostare che saranno incorporati all’interno dell’organigramma dell’Azienda metropolitana trasporti. “Alla fine del percorso, nei confronti dei lavoratori e della prospettiva di cambiamento che la nascita di Amts può imprimere alla nostra città, ci siamo sentiti in dovere di apporre una firma convinta ed allo stesso tempo responsabile – dicono i segretari Giuseppe Scannella e Carmelo Catalano, rispettivamente di Ugl Autoferrotranvieri e Ugl Terziario. Non firmare sarebbe stato come tradire il nostro mandato, principalmente su ciò che abbiamo fatto e ciò che andremo a fare a tutela di tutti i dipendenti della nuova partecipata che sarà costituita il prossimo 30 giugno. Ancora una volta nel corso degli incontri che si sono susseguiti, avendo apprezzato l’impostazione sindacale guidata dai due presidenti Giacomo Bellavia e Luca Blasi, oltre che dai direttori generali Marcello Marino e Rosario Laudani, abbiamo avuto modo di sottolineare come gran parte dei dubbi e delle criticità che sono emerse a livello di conduzione politica dell’operazione potevano essere appianati da una gestione preventiva meno burocratica e più pratica – sottolineano Scannella e Catalano.
Nonostante ciò non ci siamo tirati indietro davanti alla necessità di portare a casa garanzie circa la massima armonizzazione di livelli e mansioni tra il personale, auspicando un’azione mirata a scongiurare eventuali contenziosi, oltre a quella che per noi è una sfida importante ovvero la razionalizzazione di risorse economiche e strutturali. Ci sarà infatti – aggiungono dalla Ugl – il bisogno di capire quale sarà il futuro dei locali attualmente in locazione per conto di Sostare come la sede, la rimessa della rimozione che si trova in via Proserpina ed ospitata in un immobile non idoneo, nonché le attività di officina meccanica e deposito dei servizi tecnici di segnaletica. Ci sarà anche da comprendere il futuro degli operatori che attualmente lavorano per 33 ore settimanali e sulla reale consistenza del piano industriale che, confidiamo, venga presentato immediatamente dopo la sigla dell’atto di costituzione di Amts. Su questi e su altri punti non faremo sconti e continueremo a batterci, forti dell’accordo che abbiamo sottoscritto con l’orgoglio di poter continuare, come Ugl, a dire la nostra nel nuovo soggetto a garanzia di tutti i lavoratori – concludono Scannella e Catalano.”

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