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Esposto del Siap per la sicurezza in città: “pochi poliziotti e doppi turni, servono interventi”

E’ stato recapitato al Sig Prefetto, al Sig. Sindaco e alla Procura della Repubblica un Esposto Denuncia in merito alla consolidata e  perdurante situazione generale che affligge la città di Catania,  in ordine alla sicurezza urbana. La carente e cronica diminuzione delle forze della Polizia Locale,  ha di fatto lasciato ampi spazi di manovra a mascalzoni e vandali che imperversano per la città compiendo azioni di sciacallaggio e di aggressione ai cittadini,  rei di chiedere rispetto delle regole di convivenza civile, ordine e tutela della proprietà. I molti comitati spontanei che attraverso i social,  lanciano allarmi sembrano ormai routine di piazza che non subisce effetto alcuno tra gli amministratori pubblici. La creazione di spontanee  “Zone Franche” nei quartieri del  centro storico di individui  che oppongono resistenze minacciose nei confronti di cittadini e delle stesse forze dell’ordine chiamate  ad intervenire non è tollerabile in alcun modo.  La Polizia di Stato unica forza dell’ordine a competenza generale,  vive una  tragica insufficienza di forze in campo dovute  ai mancati turnover e alla incapacità della città di dotare di unica struttura la questura catanese che ad oggi rimane frazionata con uno spreco di uomini  che costringe la Polizia di Stato  a privarsi di almeno 30 pattuglie e all’ormai passato “Piano di Controllo del Territorio”. Questa situazione in generale,  lascia il territori a tratti fuori dal controllo urbano, controllo che la sola Polizia di Stato  non può esercitare anche in prospettiva all’ex Nuovo piano di controllo del territorio elaborato diversi anni addietro ( 2005 e poi il 2015 quest’ultimo divide la città in due parti una controllata dalla Polizia di Stato e una dai Carabinieri ),  funzionale con le allora forze in campo e con l’apporto indispensabile della Polizia Locale. Allo stato attuale il crescete abuso di alcool, unito a un incontrollato uso di aggressività da parte di giovani,   nonché dello stato di abbandono generale perlopiù di carattere amministrativo ( vandalismo- abusivismo- accattonaggio- deposito di rifiuti indiscriminato ecc ),  non consente al piano originario di sviluppare la stessa efficacia,  pertanto potrebbe essere utile unire le forze disponibili in unica attività sul territorio catanese. Per questo è stato chiesto al Sig. Prefetto di intervenire  per ristabilire gli equilibri con le attuali forze di polizia a competenza generale. In ogni modo il SIAP a tutela della categoria non può più sottacere che le attività di controllo  ordinarie e straordinarie del territorio  ad opera dell’UPGSP,  dei commissariati sezionali   degli uomini e donne della  Polizia di Stato in generale, costringe gli operatori ad elevate quote di lavoro straordinario e doppi turni a causa di una  sempre più pressante attività di carattere urbano, abbassando lo standard di sicurezza degli stessi lavoratori. Rimane grave l’abbandono totale delle strutture della Polizia che non consentono la pianificazione e il risparmio di uomini  e mezzi a discapito di un efficientemento della sicurezza in generale del cittadino e del territorio.

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SIAP – CATANIA

Il Segretario Generale Provinciale

(Tommaso Vendemmia)

 

 

PS:  l’attuale Piano di controllo del territorio ( 2015/17 il precedete divideva a metà per parte )  prevede la divisione della città  in tre parti,   per la polizia una metà  e un quarto per i Carabinieri che a turno rotano tra le zone assegnate della  città. La Polizia con l’UPGSP,  opera nella propria zona di competenza con in media 6 volanti mentre i carabinieri  con 2/3  unità. A prescindere di ciò dal 2015 ad oggi la Polizia ha dovuto aumentare il personale per l’ufficio Immigrazione e passaporti esclusiva attività della P. di S.,  aumentare la dotazione delle squadre amministrative dei commissariati, aumentare le squadre del codice Rosso e strutturare circa 70 operatori a vigilare le 8 strutture della stessa questura oltre  gli ospedali  i tribunali  (Anche questo ha diverse strutture in città) e la prefettura. Queste attività sono ad elusività della polizia. L’organico ha perso negli ultimi due atti 120 uomini e donne in pensione e sono stati implementali solo 40 operatori  ( già anziani dalle scuole in città non arriva nulla)  stabilizzando il complesso sistema da 1350 poliziotti ( già sotto organino nel 2008)  a 1230 circa operatori attuali.

In questo momento i carabinieri possono investire su attività straordinarie ( movida) mentre per la polizia è complicato. Inoltre la mancanza totale dei VV.UU.  impone alla due FF.OO a sviluppare più procedimenti amministrativi non propri di loro competenza ( licenze, autorizzazioni comunali, ordinanze comunali, verbali al cds ecc)

 

Le strutture da vigilare

Squadra Mobile, Ufficio del personale, Questura sede, Sede motorizzazione, Scientifica, Polizia amministrativa,  prefettura,  abitazione del prefetto.

Ospedali:  San marco, policlinico, Cannizzaro, Garibaldi, nuovo e vecchio

Tribunali: Lavoro, Penale, civile, Bicocca.

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