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Covid-19: sindacato Siap, la Polizia agisce in sicurezza

CATANIA – Nota della segreteria Siap di Catania: “Riguardo l’articolo di stampa apparso su una testata online il 3 dicembre scorso, la segreteria del Siap di Catania, a garanzia di tutti cittadini e poliziotti, rappresenta che in questo momento a Catania, come in tutto il territorio Nazionale, la difficoltà di individuare e fermare il virus Covid-19, non è certamente dovuto al numero di tamponi o esami che hanno un’altra finalità, ma al corretto uso dei dispositivi e al rispetto delle regole. Ovvio che da mesi viviamo qualcosa di tremendamente mai avvenuto e pertanto è normale essere preoccupati, almeno per quella fetta di popolazione che rispetta le regole imposte. La Polizia catanese è composta da circa 2500 poliziotti in tutta la provincia e ad oggi gli affetti al virus sono stati appena una trentina di operatori che per lo più lo hanno contratto all’esterno. E proprio questo dato, rappresenta uno spaccato riguardo la tempestività con cui l’Apparato Sanitario Provinciale della Polizia di Stato presente in Questura e al X Reparto Mobile, ha dato prova con le difficoltà dovute al nuovo ruolo che ha dovuto affrontare e con gli strumenti messi a disposizione, di aver agito per la collettività della Polizia in maniera efficace.

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Il Questore di Catania ha ben coinvolto i lavoratori e i Rappresentanti della Sicurezza interna con le dovute informazioni e gli strumenti a disposizione. Ovvio che la strutturazione logistica catanese non aiuta a rendere più agevole il controllo. Riguardo i tamponi, e i controlli non essendo possibile adoperarsi quotidianamente questi sono effettuati solo in caso di sospetto contagio o sospetto contatto senza protezione e il personale viene posto sempre in quarantena fiduciaria dai Medici della Polizia in attesa di eventuali e scongiurati riscontri positivi. Proprio per questa ragione lo screening che è una pratica che può dare false positività, non è consigliabile per gli apparti di pubblica utilità, poiché questo esame potrebbe generare una riduzione di forza d’impiego immotivata. I Poliziotti come tutti i cittadini devono segnalare i sintomi al medico curante che ha l’obbligo di avviare le segnalazioni all’USCA per il procedere, o nel caso di contatto non protetto con persona affetta o sospetta di positività. Ovvio che in questi casi scatta la c.d. quarantena fiduciaria per la tutela del gruppo lavoro. Quindi la preoccupazione manifestata in occasione del Drive- in del mercato ortofrutticolo pur comprendendola dal punto di vista soggettivo, è un fatto psicologico e null’altro in quanto scongiurati incidenti durante il lavoro di poliziotto, egli è tutelato dai dispositivi e dall’apparato Sanitario della Polizia di Stato presente a Catania con Medici specializzati e personale sanitario di lunga esperienza“.

Il Segretario Siap Tommaso Vendemmia

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