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Coronavirus, da Catania è partito alla Regione l’appello della Ugl per la riapertura dei centri di riabilitazione

CATANIA – “Riaprire i centri di riabilitazione per i diversamente abili.” A lanciare l’appello da Catania è il responsabile provinciale del Dipartimento provinciale delle politiche della disabilità della Ugl, Gabriele Cataldo, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, ed all’Assessore regionale della Salute Ruggero Razza. “Dallo scorso 13 marzo io stesso, così come centinaia di altri utenti disabili nella nostra città ed in tutto il territorio isolano, bisognosi di terapie fondamentali, abbiamo dovuto sospendere il programma che seguivano a causa della giusta chiusura dei centri convenzionati che offrono prestazioni semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari per conto delle Aziende sanitarie provinciali – dice Cataldo, raccontando la sua esperienza. Da un mese quindi siamo fermi, ed il perdurare di questa situazione potrebbe compromettere tutto il lavoro fatto sin d’ora, con relative conseguenze per un recupero pronto delle competenze funzionali. Per questo, a nome dei disabili siciliani che usufruiscono di questo servizio importante, auspico un intervento immediato di presidente ed assessore finalizzato alla riapertura delle strutture.” A condividere la nota, per quanto concerne l’aspetto legato al rientro in operativo dei lavoratori, ci ha pensato la federazione regionale Ugl sanità guidata dal catanese Carmelo Urzì. “Nelle scorse settimane abbiamo condiviso la necessità di chiudere le centinaia di centri presenti in Sicilia, a tutela dell’utenza ma anche di chi ci lavora considerato che al pari di Residenze sanitarie, Comunità terapeutiche e case di riposo, il livello di potenziale rischio di contagio da Covid-19 è elevato. Ciò non toglie – continua Urzì – che così come Rsa, Cta e case di riposo stanno proseguendo le loro attività, aumentando le misure di sicurezza, non possa essere così anche per le strutture di riabilitazione, trovando la migliore formula per attuare il più alto livello di prevenzione anche con l’esecuzione frequente di test su dipendenti e pazienti. In questo senso si dovrà adeguare anche la circolare assessoriale dello scorso 16 aprile. Siamo quindi disponibili, come Ugl, a condividere un percorso comune con tutti gli attori coinvolti nella questione, per riattivare a breve le cure terapeutiche erogate dai centri di riabilitazione siciliani.”

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Sostegno alla richiesta di Cataldo, arriva anche dal segretario territoriale della Ugl etnea Giovanni Musumeci: “Ancora una volta il nostro Dipartimento per le politiche della disabilità si distingue per la vicinanza ai tanti catanesi e non solo che lottano per i loro diritti. Sono certo che il presidente Musumeci e l’assessore Razza, come sempre disponibili all’ascolto, sapranno interpretare al meglio la necessità di far ripartire anche questo settore, puntando soprattutto alla massima tutela di coloro che hanno estremo bisogno di fruire di questi servizi e di chi vi opera.”

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