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Continua il braccio di ferro dei lavoratori del gruppo Fortè e l’azienda

PALERMO – Le organizzazioni sindacali autonome U.S.I. e SINALP Sicilia dopo un primo sciopero organizzato a fine agosto e dopo aver sottoscritto con l’azienda un accordo sindacale per sanare i contrasti nati da un pluriennale senso di abbandono, denunciato dai lavoratori, da parte della dirigenza verso la struttura aziendale, non avendo ottenuto le garanzie ed il rispetto di quanto concordato nell’accordo sottoscritto il 31 agosto 2019, hanno indetto un nuovo sciopero regionale di tre giorni a partire da oggi venerdì 18 e fino a domenica 20 con due presidi dei lavoratori nelle città di Palermo e Catania.
In questi mesi oltre al mancato rispetto del verbale sindacale sottoscritto, l’azienda ha solo dato rassicurazioni verbali generiche ed assolutamente aleatorie sul futuro della rete dei supermercati a marchio Fortè.

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Questa mancanza di chiarezza unita a uno “strano” ed inopportuno acuirsi di note di contestazione rivolte ai lavoratori iscritti al sindacato con, spesso, conseguenziale trasferimento presso altri punti vendita di altre città ci fa fortemente dubitare della reale volontà dell’azienda di lavorare per un futuro certo e tranquillo dei lavoratori, salvaguardando i livelli occupazionali.
Il SINALP e l’USI chiedono di conoscere le reali intenzioni dell’azienda verso la rete Fortè e chiedono di conoscere, se esiste, il piano aziendale con la particolare attenzione sui livelli occupazionali. Ci rendiamo conto che la rete Fortè così per come è oggi organizzata, con solo supermercati di “prossimità”, non è competitiva nel settore, quindi risulta oltremodo essenziale conoscere la futura strategia aziendale.
Ad onor del vero in una delle riunioni avute con la dirigenza si era fatto cenno all’apertura di un grande supermercato nella città di Partinico, ma di questo progetto non se ne sa assolutamente nulla, continuando a lasciare nel panico i dipendenti che percepiscono una sgradevole sensazione di “resa aziendale”.
Il Sinalp e l’USI sono pronti ad intavolare nuove trattative con la proprietà solo se ci si potrà confrontare su progetti e strategie certe affinchè la rete Fortè torni a nuova vita, nell’interesse dell’azienda e dei lavoratori.
In mancanza di un qualsiasi segnale di confronto e buona volontà da parte della proprietà, i lavoratori continueranno la loro battaglia interessando anche gli organismi politici ed istituzionali nel caso fosse necessario.

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