Catania, 19 gennaio 2022 – Fabrizio Gualtieri è il nuovo segretario generale della Fns Cisl di Catania, la federazione della sicurezza che associa i Vigili del fuoco e la Polizia penitenziaria. L’elezione è avvenuta ieri al termine del 4° congresso territoriale che si è svolto presso l’aula magna del Distaccamento VVFF Catania Nord (San Giovanni Galermo CT).
A coadiuvare il lavoro del neo segretario generale ci saranno Giuseppe Giallombardo e Giuseppe Rausa, rispettivamente eletti come segretario aggiunto e segretario territoriale.
Al congresso sono intervenuti anche Massimo Vespia (segretario generale Fns Cisl nazionale), Maurizio Attanasio (segretario generale Cisl Catania), Roberto Bombara (segretario nazionale Fns Cisl), Domenico Ballotta (segretario generale Fns Cisl Sicilia), Salvatore Simonetta (segretario regionale Fns Cisl Sicilia).
Prima di iniziare i lavori, sono stati ricordati Giuseppe Coco, Carmelo Riccardo Sgroi e Francesco Maugeri, tre vigili del fuoco in forza al comando provinciale di Catania, scomparsi prematuramente a causa del coronavirus.
La situazione pandemica ancora in atto, le nuove prospettive contrattuali e la carenza di uomini e mezzi, temi comuni e condivisi sia nel settore dei Vigili del Fuoco e Polizia penitenziaria, sono le sfide che dovrà affrontare la nuova segreteria territoriale della Fns Cisl.
«Abbiamo chiesto con forza tramite la segreteria nazionale – ha ribadito Gualtieri – che le piante organiche del vigili del fuoco decretate il 2 dicembre 2019, e quindi anche quella del Comando di Catania, al momento decisamente inadeguata e sottodimensionata, fosse incrementata e adeguata al numero di interventi effettuati ogni anno, alla criticità, estensione e specificità del territorio, ai distaccamenti permanenti e volontari presenti.
«È impensabile – ha sottolineato – ad esempio, che il Comando provinciale di Perugia, con una popolazione di 656.382 abitanti, possa avere lo stesso organico del Comando di Catania che invece ha una popolazione di 1.116.168 abitanti con una superficie di 3.553 km quadrati e con 58 comuni. Tale trattamento non è più ammissibile. I vigili del fuoco catanesi hanno bisogno di mezzi, attrezzature e formazione continua. Come potenziato e adeguato deve essere il nucleo sommozzatori, tra i più operativi d’Italia, sia come organico sia come mezzi, oggi non idonei per la tipologia di interventi di tipo alluvionale che sono stati effettuati negli ultimi anni».
Per Gualtieri, inoltre, «è essenziale la riforma del sistema carcerario, oggi in crisi perché sono state calate esigenze innovative e riformistiche in strutture architettoniche e organizzative che rispondevano a mere istanze di custodia quarant’anni fa. Tutto ciò in assenza di formazione e aggiornamento degli operatori penitenziari, con organici insufficienti, turni di lavoro disumani non può realizzare una riforma che vuole invece fare del detenuto il responsabile attore del suo processo rieducativo, per riuscire a formare un “buon cittadino”. Basterebbe ricordare il troppo alto numero di suicidi dei poliziotti penitenziari e dei detenuti per raffigurare plasticamente una ambiente di oggettiva cattività».
Nel suo intervento, Attanasio ha sottolineato le condizioni del distaccamento VVFF della zona industriale di Catania. «C’è bisogno di maggiore attenzione da parte della politica – ha detto – per una struttura che non appare messa nelle condizioni di bene operare. La Regione, il Comune e il Comando, in conferenza di servizi, concordino come superare un’impasse che può diventare rischiosa per la sicurezza di un’area delicata come quella industriale».