Cessa lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Amap, la società partecipata del Comune di Palermo che gestisce il servizio idrico integrato in 44 Comuni della Citta Metropolitana. La decisione è arrivata dopo le notizie positive ricevute nel pomeriggio a Palazzo Galletti da Filctem Cgil, Femca Cisl Uiltec Uil durante l’incontro con il vice sindaco Carolina Varchi. Martedì i 700 dipendenti dell’Amap, in agitazione da venerdì scorso, riceveranno gli stipendi. “La situazione si è sbloccata. La Procura della Repubblica di Palermo ha accettato la proposta di ritenere congelati i conti correnti Amap fino alla data della notifica del provvedimento di sequestro dei 20 milioni di euro – dichiarano i segretari di Filctem Cgil Palermo, Calogero Guzzetta; Femca Cisl Palermo Trapani, Andrea Perrone; e Uiltec Uil Sicilia Palermo, Maurizio Terrani -. Tutta la liquidità arrivata da quel giorno in poi può ritenersi svincolata e le somme necessarie possono essere erogate per il pagamento di stipendi e forniture. Dalla direzione dell’azienda ci hanno comunicato che i bonifici sono partiti”.
Anche i crediti esigibili che l’Amap vanta dal Comune per circa 3 milioni di euro, per il servizio di pulizia delle caditoie, saranno usati per pagare gli stipendi e le forniture. E ora che i conti correnti sono stati sbloccati, Amap introiterà normalmente i corrispettivi delle bollette (la liquidità media giornaliera dei canoni dell’acqua è di circa 400mila euro al giorno). In pratica l’erogazione di emolumenti e forniture potrà essere garantita anche per i prossimi mesi.
Soddisfatti i sindacati, che questa mattina hanno stazionato dalle 12 in poi a piazza Pretoria con i lavoratori per il sit-in indetto ieri. “Esprimiamo soddisfazione per la risoluzione dei problemi contingenti determinati dal sequestro dei 20 milioni di euro – dicono i leader sindacali -. E’ un dato di fatto importante, che consente l’operatività dell’azienda e rasserena i lavoratori, che martedì riceveranno gli stipendi. E’ chiaro, però, che alcuni problemi rimangono, vanno affrontati al più presto e riguardano le prospettive di Amap e il suo rilancio industriale. E su questo chiediamo di essere coinvolti e continueremo a tenere alta l’attenzione. La Procura – concludono – sta disponendo un conto corrente dedicato dove confluiranno i soldi destinati al pagamento di stipendi e forniture. Abbiamo appena informato la Prefettura della chiusura dello stato di agitazione”.