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Razzo cinese in caduta nell’Oceano Indiano vicino alle Maldive

Roma, 9 mag. – Il secondo stadio del razzo cinese ‘Lunga Marcia 5B è rientrato nell’atmosfera sull’Oceano Indiano, in un’area vicina alle isole Maldive, secondo quanto reso noto dall’agenzia spaziale cinese. Si è quindi verificato senza impatti il passaggio del detrito spaziale sulla traiettoria che interessava buona parte dell’Italia. I detriti del razzo lanciato come parte degli sforzi della Cina per costruire la propria stazione spaziale sono rientrati nell’atmosfera terrestre, come hanno riferito i media statali cinesi citando le autorità spaziali. I detriti del velivolo Long March 5B sono rientrati nell’atmosfera terrestre alle 10:24 (02.24 GTM), secondo quanto riportato dal Global Times, un giornale spesso usato come portavoce di stato in lingua inglese, che ha citato il China Manned Space Engineering Office. Secondo l’emittente governativa Cctv,i resti della navicella sono rientrati nell’atmosfera alle 10:12 sul Mar Mediterraneo e sono caduti alle 10:24 nell’Oceano Indiano, nelle acque internazionali al largo delle Maldive. La maggior parte dei detriti è bruciata durante il rientro, hanno affermato i media statali cinesi.

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Esperti spaziali avevano avvertito del pericolo derivante dal rientro di possibili detriti da un rientro incontrollato della sezione principale di 20 tonnellate e 30 metri di lunghezza del veicolo di lancio, che è uno dei più grandi pezzi di detriti spaziali di sempre a tornare sulla Terra. Il velivolo Long March 5B ha portato il modulo centrale Tianhe (Heavenly Harmony) nello spazio giovedì scorso, segnando l’inizio della costruzione della stazione spaziale cinese. Nel maggio 2020, i detriti di un altro razzo Long March 5B sono caduti sulle parti rurali della Costa d’Avorio, causando danni a diversi edifici nella nazione dell’Africa occidentale.

“Sulla base degli ultimi dati forniti dallaAgenzia Spaziale Italiana (Asi) al tavolo tecnico che ha seguito il rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del lanciatore spaziale cinese ”Lunga marcia 5B” è possibile escludere la caduta di uno o più frammenti del detrito spaziale sul nostro territorio”, si spiega in una nota della Protezione Civile.  “Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, in accordo con Asi e con gli altri partecipanti al tavolo, ha pertanto dichiarato concluse le attività operative, chiudendo il Comitato Operativo che era attivo in stretta reperibilità e ringraziando tutte le componenti del SistemaNazionale di Protezione Civile, i partecipanti al tavolo tecnico e le regioni direttamente interessate per l’impegno e l’attenzione profusi in questi giorni”.      “Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire attraverso la Sala Situazione Italia, in stretto raccordo con l’Agenzia Spaziale Italiana, il rientro sulla Terra fino alla conclusione dell’evento”, conclude la nota,
(Adnkronos)

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