Home In Evidenza Musumeci: costretti a chiudere se “soluzione” Palermo dovesse estendersi

Musumeci: costretti a chiudere se “soluzione” Palermo dovesse estendersi

Nello Musumeci - Foto archivio

Catania, 10 apr. – “Quello che mi preoccupa è la Sicilia. Quello che abbiamo registrato in provincia di Palermo vale anche per il resto dell’isola: abbiamo un Rt di 1,22, il massimo è 1,25. E’ facile pensare che se la soluzione del palermitano dovesse estendersi ad altre due o tre zone della Sicilia, saremo costretti a chiudere”. Lo ha detto a Catania il presidente della Regione Nello Musumeci, durante la conferenza stampa sui contagi e la campagna vaccinale in Sicilia. “Palermo e provincia zone rosse? Verrebbe da sorridere se non fosse una tragedia. Prima il Pd mi ha accusato di non volere aprile la Sicilia, poi di non volerla chiudere. Ballerini…”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana NelloMusumeci, oggi a Catania, incontrando la stampa per fare il punto sull’emergenza Coronavirus. “Oggi stiamo pagando – ha aggiunto Musumeci – le conseguenze di Pasqua e Pasquetta con un tasso particolarmente alto in Sicilia Occidentale. La scelta di Palermo non poteva essere assolutamente rinviabile”.

“Il mio governo non vuole nascondere né i morti, né i guariti. Noi sappiamo essere falchi e colombe, ma in questo caso non vogliamo essere né l’uno e né l’altro: i siciliani
devono sapere che al governo c’è gente per bene”. Lo afferma a Catania il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, parlando dei dati Covid, riferendosi ai 258 morti e ai 6.000 guariti ricalcolati ieri e che hanno scatenato polemiche. Riferendosi alle polemiche e alle ricostruzioni di alcuni mass media sul dato riferito ai 258 morti e ai 6.000 guariti ricalcolati ieri, il presidente ha spiegato: “I flussi che riguardano la comunicazione dei dati inviati a Roma seguono due direttrici. Una riguarda la comunicazione che dalle Aziende va all’Istituto superiore di sanità, ed è quella dalla quale dipendono le decisioni che riguardano i “colori” delle regioni. L’altra, diversa, è quella curata dalla Protezione Civile, i cui flussi non sempre sono allineati perché seguono altri metodi di ricognizione. Questo significa che le 258 vittime rilevate ieri dalla Protezione civile, sono il risultato del periodico riallineamento tra i due flussi e comunque il dato era già presente nella piattaforma dell’ISS. Succede in diverse regioni italiane e in parecchi Stati europei. Solo chi è sciacallo può speculare sulla tragedia che vive la propria gente”.
Dati Covid Sicilia, la dichiarazione del presidente Nello Musumeci
Sulla categoria, che la piattaforma nazionale definisce “Altro”, il presidente della Regione ha inoltre chiarito: “E’ una voce che comprende tutte le altre categorie non specificate (disabili gravissimi, soggetti fragili, caregiver, conviventi, ultra 80 anni, etc.) quindi soggetti che il protocollo nazionale prevede accreditati alla vaccinazione. Sia chiaro a tutti – ha chiosato Musumeci – chi si serve della tragedia del virus per tentare di abbattere il governo regionale ha sbagliato i calcoli”.

«Ieri la prima prova della vaccinazione in notturna alla Fiera di Palermo. Si prosegue stasera e si sono prenotati già in seicento. Priorità ad anziani e persone fragili. Ma la gente perbene risponde. E ancora una volta dimostra di essere molto più avanti di chi fa polemica politica pensando di ricavare qualche voto dalla disperazione dei cittadini». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in merito alla seconda giornata di estensione alle ore notturne delle vaccinazioni nell’hub di Palermo.
(Adnkronos)

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