Il presidente del Consiglio Mario Draghi, su proposta del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha adottato con Dpcm le linee guida relative all’obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde Covid-19 da parte del personale delle pubbliche amministrazioni, a partire dal prossimo 15 ottobre. Ne dà notizia Palazzo Chigi in una nota.
Nella nota la presidenza del Consiglio ricorda cosa cambia da venerdì, quando il Green pass diventerà d’obbligo sul posto di lavoro. “Oltre ai lavoratori dipendenti della singola amministrazione, sono soggetti all’obbligo i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all’interno degli uffici posta d’ufficio o privata. Sono
esclusi soltanto gli utenti”. “I soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde –
prosegue la nota – potranno utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. I soggetti sprovvisti di certificazione verde dovranno essere allontanati dal posto di lavoro – evidenzia Palazzo Chigi – Ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non
lavorative. In nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento”.