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Coronavirus: nuovo Dpcm, Conte, “misure diverse per 3 aree”

Roma, 2 nov. – “La strategia va modulata in base alle differenti criticità individuate nei territori”. Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che interviene alla Camera prima del varo del nuovo Dpcm. “Il prossimo Dpcm individuerà 3 aree corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive”.

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Questi, in sintesi le aree di intervento:
CIRCOLAZIONE – Il governo prevede di adottare a livello nazionale “limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda”, annuncia Conte;
SCUOLA -Tra le misure che il governo adotterà nelle prossime ore a livello nazionale si configura anche “la possibilità, per le scuole secondarie di secondo grado, di passare anche integralmente alla didattica distanza”, “sperando si tratti di una misura temporanea”, annuncia Conte;
MEZZI PUBBLICI – E’ prevista anche “la riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali”.
MUSEI E MOSTRE – Tra le misure restrittive che verranno assunte a livello nazionale nelle prossime ore c’è anche “la chiusura di musei e mostre”, ha detto Conte;
CENTRI COMMERCIALI – “Per l’intero territorio nazionale – ha aggiunto il premier – intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri commerciali”;
CORNER SCOMMESSE – “In linea con la chiusura delle sale bingo e delle sale scommesse” introdotta con il Dpcm dello scorso 24 ottobre, “chiudiamo anche i corner per le scommesse e giochi ovunque siano”.

Il nuovo Dpcm all’esame del governo con misure anti Covid potrebbe avere l’ok definitivo non più domani sera ma martedì. Conte e i suoi ministri stanno lavorando no stop in questeore per poter chiudere il pacchetto di misure nel più breve tempo possibile, ma visto i tempi del dibattito in Parlamento (oggi la discussione al Senato con il voto annesso sulle comunicazioni del premier inizia alle 17 e potrebbe finire tardi), più la complessità e la delicatezza della trattativa, potrebbero far slittare il ‘varo definitivo’ al giorno dopo. L’ipotesi del Dpcm pronto domani è stata ventilata durante la riunione di ieri sera con i capi delegazione del governo e i capigruppo della maggioranza.

Fra le misure allo studio del governo per il nuovo Dpcm con le più stringenti restrizioni anti-Coronavirus sarebbero allo studio, per le regioni con indici di contagio più alti, la chiusura di bar e ristoranti nella fascia di pranzo, ma lasciando la possibilità dell’asporto, si è appreso da fonti della maggioranza al termine della riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi gruppo di maggioranza. Fra le attività commerciali e di cura della persona resterebbero fuori dalla chiusura le farmacie, le parafarmacie, tabaccherie e negozi di alimentari. Stop, inoltre, ai musei. Nella Pubblica amministrazione, inoltre, si applicherebbe per intero lo smart working, salvo i servizi pubblici essenziali. Torna l’ipotesi dell’autocertificazione, con il ‘coprifuoco’ a partire dalle 18. Ci sarebbe pieno accordo sulla proposta del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di limitare i trasferimenti da una Regione all’altra e solo sulla base di ragioni specifiche: rientro in domicilio, lavoro, motivi di salute.

Sul tavolo del governo, in vista del prossimo Dpcm un’ipotesi di lavoro è, si apprende da fonti di maggioranza, oltre alla prescrizione dell’uso della mascherina in ogni momento, lezioni a distanza non solo per le superiori, ma anche per la seconda e terza media. In presenza, svolgerebbero lezioni solo le classi elementari e la prima media. La riunione sul nuovo Dpcm anti Covid tra il premier Giuseppe Conte e i capi di delegazione del governo, si apprende da fonti parlamentari della maggioranza, è stata aggiornata a stamattina 8. Secondo le ultime indiscrezioni, in tutto il territorio nazionale, comprese le altre Regioni considerate a medio o basso rischio contagio, sarebbe previsto un ‘coprifuoco’ alle 21. Bar e ristoranti saranno chiusi la domenica a pranzo; chiusi i centri commerciali sia il sabato che la domenica. Quanto alle ‘chiusure aggiuntive’, che eventualmente decidono le Regioni, i rimborsi saranno a loro spese.
(Adnkronos Salute/Labitalia)

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