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Tour alla Collina Magica di Paternò

Il recente ritrovamento della lamina con caratteri greci sulla collina di San Marco a Paternò conferma ancora una volta come la collina di Paternò fosse stato un sito importante della Magna Grecia. Il prof. Carmine Rapisarda nel suo saggio Inessa Aitna e il Tempio di Efesto ha ipotizzato che Paternò fosse l’antica Inessa Aitna, nomi indissolubilmente legati al termine Ignis e Aitna ovvero al fuoco. I vulcanetti tuttora esistenti e i geiser estinti nel XVII secolo hanno reso la collina un luogo magico e strettamente legato a culti ctoni quali quello di Efesto.

Il tempio di Vulcano , così come quello di Adrano, era circondato da cani cirnechi , che avevano sia funzione di protezione dei luoghi sacri ma fungevano anche da psicopompo, ed è stato ampiamente descritto da Claudio Eliano ne La Natura degli Animali. Il prof Rapisarda Carmine ha localizzato il tempio, ancora in perfetto stato di conservazione sulla collina storica e presenta le caratteristiche di un tempio Oikos , perfettamente orientato est-ovest con cella m 5 x 5 e pronao m 5 x 3 rispetta la proporzione aurea m 8 x 5 , è privo di colonne esterne che dovevano essere sostituite da alberi ed è un tempio ipetro cioè senza copertura, i muri spessi cm 70 sono in pietra lavica e presentano sul lato ovest un foro che collegava l’opistrodomo cioè l’ara sacrificale costituito da un lastrone lavico. Il tempio si trova , così come tutti i templi dedicati al dio Vulcano, fuori dalla cinta muraria localizzata nella zona detta Cala Cala.

per prenotazioni e informazioni telefonate al 3207115715

 

 

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