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Al via in Sicilia “Garanzia Giovani 2”, disponibili 165 milioni di euro

Palermo, 28 dic.- Dopo un anno di paralisi, nel 2021 ripartiranno le politiche attive del lavoro, che anche in Sicilia porteranno una consistente dote finanziaria per creare nuova occupazione. Sul piatto ci sono 165 milioni di euro per la seconda fase siciliana di ‘Garanzia Giovani’, che contiene diverse novità: include disoccupati fino a 35 anni e, primo caso in Italia, procedure da remoto per attivare i tirocini. “Il nuovo Programma ha una dotazione finanziaria di 165 milioni di euro e si articola in tre diverse azioni: la formazione in competenze professionali, l’attivazione di tirocini e la formazione per la creazione d’impresa”,dice Vincenzo Silvestri, presidente nazionale della ‘Fondazione consulenti per il lavoro’ e delegato dalla ‘Consulta regionale consulenti del lavoro della Sicilia’ a partecipare al tavolo delle politiche attive convocato dall’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone.

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L’azione dei tirocini avrà una dotazione di 58 milioni e interesserà sia giovani Neet (entro i 29 anni, non studenti e non impegnati in riqualificazione professionale), sia disoccupati di età fino a 35 anni. I tirocini avranno durata di sei mesi e l’avvio riguarderà anche percorsi da realizzare in modalità agile per la contingenza dell’emergenza Covid. L’indennità mensile prevista è pari a 300 euro, che sale a 500 euro per i soggetti disabili. Il tirocinio prevederà una durata non superiore a 30 ore settimanali. Saranno attivate anche misure relative alla formazione per la creazione d’impresa e all’accompagnamento al lavoro con incentivi diretti all’occupazione in varie forme. A illustrare le novità è ancora Vincenzo Silvestri: “Il dirigente generale Sciacca ha emanato una direttiva che, di fatto, organizza tutta l’attività di registrazione e profilazione dei giovani da remoto. Stessa cosa potranno fare gli enti accreditati, che potranno erogare le misure di loro competenza a distanza”.

“Il Programma ‘Garanzia Giovani 2’ – conclude Rosalia Lo Brutto, presidente della Consulta regionale Consulenti del lavoro – da solo non può bastare a risolvere il problema dell’occupazione in Sicilia. Ma la combinazione fra l’avvio di ‘Garanzia Giovani 2’ e la disponibilità delle risorse del ‘Recovery Fund’ potrebbe davvero rappresentare un’occasione unica e irripetibile per investire su quei settori, dalle infrastrutture alla digitalizzazione, che potrebbero fare risalire fortemente il tasso di occupazione in Sicilia aiutandola a colmare le diseguaglianze col resto del Paese”.
(Labitalia)

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