La mattinata di lunedì 28 novembre presso Sala Congressi Palazzo della Regione è stata molto interessante e piena di spunti. Un’attenta moderazione da parte della giornalista Valeria Lopis dei seguenti relatori:Roberta Urso Delegata DDV Sicilia, Donatella Cinelli Colombini Presidente nazionale DDV (video saluto), Antonietta Mazzeo, Delegata DDV dell’Emilia Romagna (collegata da remoto), Roberta Lanero, socia di DDV Piemonte (collegata da remoto), Federica Eccel, Consigliere Strada del Vino e dei sapori dell’Etna, Agata Matarazzo, Professore associato di Scienze Merceologiche [SECS-P/13] Dipartimento Economia e Impresa , Maurizio Lunetta, Direttore Consorzio Etna Doc , Maria Grazia Barbagallo, vicepresidente AIS Sicilia e socia DDV Sicilia, Prof. Alfio Cantarella, docente IS Medi di Randazzo CT , Prof. Piero Giurdanella, docente istituto IPSSEOA “Karol Wojtyla”, Tiziana Gandolfo fondatrice AIS Sicilia, produttrice e socia DDV Siciliadiversa.
Questo il concetto reiterato della mattinata secondo Donatella Cinelli Colombini Presidente nazionale DDV “Le Donne del Vino in Sicilia hanno avuto un ruolo determinante nella sperimentazione del Progetto D-vino. Sono state pioniere di un nuovo modo di insegnare e far capire il vino ai giovani. Con le colleghe di Emilia Romagna e Piemonte hanno letteralmente inventato il format che verrà usato in tutta Italia e che prevede la testimonianza. Hanno condiviso con gli studenti degli istituti alberghieri e turistici le loro esperienze professionali di produttrici, ristoratrici, enotecarie, giornaliste, sommelier, mostrando loro come il settore enologico offra sbocchi di lavoro e riguardi un prodotto pieno di fascino perché naturale e sempre diverso”. “D-Vino” è stato presentato da Roberta Urso, alla guida della Delegazione DDV Sicilia. Il progetto, lo scorso anno, ha coinvolto 200 studenti in tre Istituti dell’Isola”.
“Il metodo didattico è semplice ma rivoluzionario – dice Roberta Urso–tante testimonianze dirette da parte delle socie, una didattica basata su esempi concreti permettendo loro di scoprire sbocchi professionali – specialmente nei settori nuovi come l’enoturismo, la comunicazione digitale, il wine management. Nel nuovo anno accademico 2022/23, oltre allo storytelling della propria attività in aula, gli studenti avranno la possibilità di visitare le aziende, stimolando ancora di più la curiosità e la scoperta del meraviglioso modo del vino, che è soprattutto cultura”.
Dalla sperimentazione alla valutazione didattica, c’è un nuovo inizio per il progetto “D-Vino”, accolto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che, dal prossimo anno, sarà esteso almeno in un istituto di settore in tutte le regioni dove è presente una delegazione dell’associazione. Valide testimonianze delle alunne dei corsi e disponibilità da parte dei docenti di incrementare i corsi dando un respiro anche universitario all’evoluzione del progetto.