PALERMO – La città di Palermo si è raccontata in tanti modi. Arte, tesori, cibo, oscurità e criminalità, cliché da superare e attraversare in un nuovo racconto. Così fa Giuseppina Lombardo, autrice del libro “Adesso parlo io. Palermo racconta” (Dario Flaccovio Editore, dal 25 giugno in libreria), un viaggio dove la città si racconta in prima persona attraverso gli occhi di una flâneur particolare.
L’autrice presenta il suo libro, domani, giovedì 6 agosto, alle ore 19, negli spazi all’aperto di villa Adriana (via San Lorenzo, 280). Intervengono: Domenico Ortolano, presidente dell’associazione Castello e Parco di Maredolce. Mario Di Liberto e Piero Longo
Il racconto di Giuseppina Lombardo è accattivante perché si sofferma su ciò che è meno conosciuto: i monumenti, gli edifici e le loro torri, gli svariati tesori sparsi lungo le strade di Palermo, osservandone e ricercandone le tracce più ancestrali. Si tratta di opere d’arte meravigliose, sovente abbandonate o dimenticate che l’autrice fa rivivere, illustrando la metamorfosi delle loro caratteristiche fino ai giorni nostri, in modo non schematico. Sfuggendo a inutili vittimismi e con leggerezza (il termine qui è utilizzato con valenza assolutamente positiva), Giuseppina Lombardo ci ricorda che la cura e l’attenzione nei confronti del patrimonio artistico della città sono dei valori fondamentali, che devono coinvolgere sia l’amministrazione sia la società civile, laddove «queste opere silenziosamente “gridano” la loro storia a chi sa ascoltarle».
Palermo, attraverso la propria voce e la propria anima, racconta in veste di madre alcuni dei suoi scorci più nascosti.
Ascoltala e segui i suoi sentieri, ciascuno da osservare con un diverso tipo di sguardo. Che tu sia un viaggiatore curioso e ansioso di scoprire o un figlio tornato dopo un lungo periodo lontano da casa, passo dopo passo troverai le ricchezze della città e arriverai a capirla grazie allo sguardo “degli angeli”, uno sguardo dall’alto, che invita a osservare ogni cosa dalla corretta prospettiva e con l’opportuna obiettività.