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Pubblico numeroso per assistere ai tradizionali Canti dell’Aia intonati dai Cantori di Galati Mamertino

ANTILLO (ME) – Con i tradizionali Canti dell’Aia intonati dal Cantori di Galati Mamertino guidati da Antonio Smiriglia, il vulcanico ambasciatore della musica popolare dei Nebrodi, si è aperto (il 12 luglio) l’Antillo Folk Fest, la tre giorni  dedicata alla musica popolare organizzata dall’amministrazione comunale di Antillo, guidata dal sindaco Davide Paratore, e diretta artisticamente da Mario Incudine, il poliedrico artista ennese (cantautore, attore e regista oltre che apprezzato direttore artistico di eventi e teatri), che intende promuove e valorizzare la cultura popolare in tutte le sue forme d’arte, con particolare riferimento ai canti e alle musiche tradizionali, mescolando tradizione e innovazione.
Numeroso il pubblico che ha assistito all’antico rito della trebbiatura e che ha visto all’opera contadini e veri buoi, impegnati per tutta la mattinata in questa antica tradizione rurale ancora viva ad Antillo, piccolo comune della Valle d’Agrò che sta puntando sulle sue radici storiche per costruire il futuro del paese, coltivando l’ambizione di far diventare  il suo territorio e i comuni del comprensorio jonico, una delle tappe irrinunciabili dei nuovi percorsi turistici.
Il programma della seconda giornata (sabato 13 luglio) dell’Antillo Folk Fest prenderà il via con la seconda parte del master condotto da Kaballà e Antonio Vasta (ore 10-18), e proseguirà alle ore 18 al Centro di Aggregazione sociale con la Tavola rotonda “Canti popolari della Valle d’Agrò” a cura l’etnomusicologo dell’Università di Palermo Sergio Bonanzinga e di Grazia Magazzù, dottore di ricerca in etnomusicologia.
A seguire sarà  presentato il libro “Canti popolari della Valle d’Agrò” dello scrittore e maestro elementare antillese Concetto Lo Schiavo, già autore di “Civiltà contadina. Dialetto, tradizioni, tecniche di lavoro”, con Mario Bolognari, docente dell’Università degli studi di Messina, Antonio Smiriglia cantore e studioso di canti popolari della pisatura e l’editore Armando Siciliano, modera il docente universitario Filippo Grasso.
Contemporaneamente in via Roma sarà inaugurata la mostra mercato dei prodotti enogastronomici e artigianali locali, che resterà allestita fino a tutta la giornata di domenica 14 luglio.
Alle ore 21 in piazza Maria SS. Della Provvidenza spazio alla musica con l’avvio del contest del primo Antillo Folk Fest. Nel corso della serata condotta dal giornalista Salvo La Rosa, si esibiranno gli otto concorrenti che hanno superato la prima selezione. Si tratta di Ciccio Cucinotta (di Santa Teresa di Riva), Giampiero Amato (di Calatafimi Segesta), Passione Sud (di Roccalumera), Cicciuzzi (di Gangi), Fataciumi (di Petralia Soprana),
Malarazza 100% Terrone (formazione agrigentina), Debora Ferrero (di Antillo) e Alessandro Capurro, in arte Novo (di Messina).

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Ogni concorrente eseguirà due brani. Al termine della serata la giuria tecnica presieduta dall’autore e produttore discografico Kaballà e composta dal musicista, autore, arrangiatore e musicologo Antonio Vasta, dal musicista, arrangiatore e musicologo Antonio Putzu, dall’etnomusicologo Sergio Bonanzinga, dall’etnomusicologo Grazia Magazzù, dal cantore e musicista Antonio Smiriglia dal giornalista e critico musicale Gianluca Santisi e il docente universitario Filippo Grasso, proclameranno il vincitore del concorso.
Il primo classificato vincerà la produzione di un video-clip professionale e la produzione artistica e la registrazione di un brano inedito, inoltre avrà il privilegio di aprire il concerto della serata finale (14 luglio) che vedrà insieme sul palco Mario Incudine, Peppe Servillo ed Eugenio Bennato.
Nel corso della serata la giuria assegnerà anche alcuni premi speciali: miglior testo, migliore musica, miglior performance live e premio della critica.

INFORMAZIONI
Come raggiungere Antillo: in auto tramite l’autostrada A18 (Messina – Catania) uscendo allo svincolo Roccalumera (27 Km a Nord) o Taormina (28 Km a Sud). Si prosegue lungo la strada statale S.S. 114 fino a Sant’Alessio Siculo e s’imbocca la strada provinciale S.P. 12 per Antillo.

Cosa vedere: il Museo Agro-Pastorale, il Monumento ai Caduti, il Monumento all’emigrante, il Giardino di Redenzione: oasi di pace e luogo di preghiera, la Campana dedicata ai dispersi di tutte le guerre, il Mosaico artistico in ceramica, il Mosaico artistico in terracotta, la Valle dei Platani

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