Rinascita, ritorno ma anche rinnovamento. Chi sta partecipando a Etna Comics quest’anno non può non percepire il significato profondo di queste parole nell’organizzazione dell’evento più atteso dell’anno.
In particolare dopo gli anni difficili che ci siamo lasciati alle spalle questa edizione, la decima, era veramente molto attesa e ricca di aspettative.
Ogni edizione sceglie un simbolo che rappresenta non solo Etna Comics ma che ha un profondo legame con la città e questo, personalmente è una delle cose che trovo più emozionanti, non solo per la qualità dell’illustrazione ma anche per questo profondo legame col territorio: un festival internazionale che non dimentica di essere catanese anzi che ne fa il proprio fato.
Non a caso quest’anno è stata scelta la Fenice, simbolo proprio di rinascita, ma anche di ritorno e simbolo originario della città. Ritorno alla normalità ma ricchi dell’esperienza e quindi cresciuti, più maturi. Tanto che Gabriele dell’Otto ha firmato una splendida fenice che risorge come un’eroina contemporanea dall’effige di Porta Garibaldi con tanto di motto Melior ex cinere surgo.
A partire dall’organizzazione e la gestione degli spazi, sicuramente più adatti a una maggiore fruibilità delle aree. L’area giochi e l’area food poste all’esterno consentono, rispetto agli altri anni una concentrazione maggiore e più piacevole al visitatore.
Scelta probabilmente obbligata dalla sicurezza anti covid ma che sicuramente si è rivelata vincente.
Una delle problematiche tipiche degli anni passati era l’insufficienza dell’impianto di areazione, soprattutto nella sala Polifemo e nei piani alti del complesso. Da riscontrare con estremo piacere che il problema è stato risolto e, anche se diventa un merito della struttura c’è da credere fortemente che l’organizzazione impeccabile della manifestazione abbia influito in maniera decisiva.
Ma veniamo all’evento che poi è la cosa che più ci interessa anche se, per la ricchezza straordinaria di ospiti e d’iniziative di quest’anno, sarebbe impossibile da descrivere se non con un articolo esageratamente lungo e forse inutile.
Perché l’unica cosa che si potrebbe consigliare in questi casi è di andarci e vi assicuro che ne vale veramente la pena. Ogni anno è così ma è un piacere e un onore poter dire che ogni edizione è migliore della precedente. Non c’è da dubitare che continuando così il Festival internazionale del fumetto e della cultura pop ospitato a Catania ci riserverà sempre più grandi sorprese e soddisfazioni.
Entusiasmante, come sempre e come sempre superano le aspettative le aree già consolidate degli illustratori, i laboratori e quelli dedicati alle case editrici, così come l’area dedicata ai collezionisti che ti fanno rimpiangere di non essere milionario.
Tra i fumetti e lo spazio dedicato all’editoria la qualità di quest’anno è eccelsa e adatta a tutte le tasche. Giovani scoperte, idee nuove così come conferme e particolarità irrinunciabili.
Etnacomics quest’anno ha un’altra chicca per gli appassionati di filatelia. Per il decennale della manifestazione Poste Italiane ha voluto produrre una collezione filatelica proprio dedicata. Una su tutte, la cartolina con francobollo bollato che riproduce la prima locandina di Etnacomics e le illustrazioni delle altre. Un vero piccolo tesoro per gli appassionati.
Da notare un dato sicuramente interessante, cioè che la media dell’età dei partecipanti è più alta rispetto agli anni scorsi e questo è bellissimo.
Tra i più giovani, d’altra parte una quantità maggiore di colori Raimbow. Sarà una maggiore consapevolezza, sarà che quest’anno il Pride Month sembra generalmente più sentito ma è stato bello vedere la tematica affrontata sia con ironia dai cosplayers o semplicemente accennata da bandierine e magliette.
Una cosa a questo proposito mi ha fatto sorridere, lo spazio dedicato ad una casa editrice che esponeva in bella mostra per tutto il perimetro uno splendido arcobaleno, proprio accanto alle edizioni San paolo. Povere Madonne in copertina cosa saranno costrette a vedere per cinque giorni.
Insomma un altro elemento di evoluzione di un festival in continua crescita. Alla decima edizione si potrà ben dire che sta accompagnando almeno un paio di generazioni di lettori, giocatrici e appassionati!
Novità di quest’anno, un nuovo padiglione dedicato ai Taboo in cui sono previsti ogni giorno incontri e performance.
Fare un elenco di tutti gli ospiti di quest’anno sarebbe davvero difficile ma una cosa fondamentale è da sottolineare che sono tutte e tutti davvero imperdibili.
Tra i più attesi i Gentlemen presenti al completo per presentare la nuova stagione presto on line e già non vediamo l’ora. Maurizio Merluzzo che in passato ha dichiarato spesso di amare Catania ormai non si può definire un ospite di Etnacomics perché per tutte e tutti è una di quelle piacevoli certezze.
Attesissimo anche l’incontro tra Federica Cacciola e Don Alemanno.
Giuro che sto cercando in tutti i modi di trattenere l’entusiasmo sia per gli ospiti, gli illustratori, le giovani promesse, gli incontri coi doppiatori gli attori e le attrici, performers, cosplayers e ogni anno ho l’impressione che più ci stai più cose hai da vedere.
Si può ben dire senza timore di smentita e con assoluta certezza che se le edizioni passate erano in continua crescita e miglioramento, quest’anno ha davvero fatto un balzo in avanti, garantendo la qualità ormai consolidata di sempre ma un apparato organizzativo tale da poter accogliere molti più visitatori e servizi sempre più efficienti.
C’è solo da sperare che le amministrazioni locali e regionali si accorgano e prendano sempre più consapevolezza che un festival internazionale di questa qualità e di questa portata è una ricchezza per tutti!
