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Danze Sacre della Via della Seta a Catania, un percorso a Villa di Bella con Mandira

A Viagrande presso la Villa Di Bella via Giuseppe Garibaldi, 298  si presenta il libro di Mandira Improta edito da Natura Giusta “La danza di Anahita~ L’eleganza della danza Persiana: storia & decodificazione”,  che verra’ pubblicato a settembre per la distribuzione in libreria e che è disponibile online.
Il lavoro è frutto di anni di ricerca personale nel campo del movimento e dell’estetica della danza, e’ il risultato di una lunga e fruttuosa esperienza d’insegnamento nel formare danzatrici in questo elegante stile. L’intenzione è di poter offrire una tecnica chiara e precisa ed un vocabolario mirato per la danza persiana (in farsi), uno stile ancora sconosciuto e per questo, oggetto a volte di distorsioni che poco rendono giustizia alla sua inerente autenticità’.

 

Mandira Improta note dell’autrice
Mandira è una performer, coreografa, ricercatrice ed insegnante di movimento olistico sacro, con una ventennale esperienza nel campo dell’insegnamento.
Si appassiona da sempre a varie forme di movimento e sopratutto alle danze etniche: esperta in danze della via della seta e arte del giro, si forma in varie parti del mondo.
Laureata in antropologia alla Sapienza di Roma con una tesi sul teatro fisico, da adolescente viene iniziata alle meditazioni attive, allo yoga e al Qigong; approfondisce astrologia, simbolismo e mitologia, l’archetipia sacra  e il sacro feminino.
Dopo un viaggio in India affascinata dalla bellezza e complessità della danza indiana, decide di dedicarsi allo studio di questa antichissima arte, sotto la tutela della sua guru indiana Sathya Priya Ramana.
Viaggiando per l’India scopre in Rajasthan le danze gitane dei Kalbelya, un popolo nomadico del deserto, incantatori di serpenti da generazioni. Matrice del flamenco e delle danze medio orientali, la danza kalbelya è divertente, allegra e piena di vitalità. Studia con Raki, Anita e Sunita Sapera, mentre con il coreografo indiano Hemant Devara si perfeziona  nello stile kathak sufi & ghoomar, nel villaggio sacro di Pushkar.

Nel 2010 si trasferisce a Berkeley in California, dove viene a contatto con la vibrante communita’ etnica di artisti della Bay area, qui viene a conoscenza delle danze sacre della Via della Seta e frequenta le classi della danzatrice Miriam Peretz, con la quale continua a studiare per oltre un decennio. Sempre in California entra a far parte della rinomata compagnia di danza “Ballet Asfaneh” e si specializza con loro in danza persiana, afghana ed uzbeka.
Viaggia per il centro Asia e si reca in Uzbekisthan un paio di volte ad approfondire le loro danze in Tashkent, all’Accademia di stato “Tashkent State higher School of National Dance and Choreography” sotto la guida di Gulmira e Dilorom Madraximova.
Mandira vive tra l’Europa e l’India, dove ha fondato uno studio di yoga/danza a Goa “Dance Sanctuary”, ed insegna regolarmente in Italia, Spagna, Germania, Russia ed India.

La Via della Seta raggruppava un insieme di percorsi commerciali che congiungevano l’Asia orientale con il medio Oriente e il bacino del mediterraneo. Tra tutte le vie commerciali, la Via della Seta, è la più’ antica e famosa: il suo nome evoca immagini di profumi di spezie esotiche e caravan nel deserto piene di merci preziose.
Insieme a gemme, spezie e ceramiche provenienti da Asia e Europa, un flusso continuo di esploratori, ambasciatori e artisti, portavano con se’ la loro cultura e arte : vengono infatti poste le basi per un duraturo e prolifico incontro tra Oriente ed Occidente.

Nel weekend del 3 e 4 luglio a Catania un percorso di danza Mistica che non è la solita danza orientale o belly dance. Se ci spostiamo verso il centro Asia, un po’ più là oltre il golfo persico, troviamo una civiltà antichissima che diede i natali ad un impero vastissimo e potente: l’impero persiano. Chiamata la terra degli ariani, qui veniva venerato il dio Mithra, una divinità solare che compare già nei Veda nel I millennio a. C.
Si sa molto poco della danza persiana in occidente, in parte perché dopo la rivoluzione islamica del ’79 furono vietati tutti gli spettacoli in Iran e gli artisti vennero perseguitati in modi brutali. La maggior parte di loro scappò dal paese rifugiandosi in Canada e Stati Uniti. In questi paesi le arti performative persiane rifiorirono in terre neutrali e prospere.

La danza trae ispirazione dall’arte della miniatura, piccoli dipinti su carta che illustravano i libri a partire dal XIII secolo, ma anche da altre espressioni d’arte in cui l’estetica ed il gusto persiano vengono esaltati. Ad esempio una grossa fonte d’ispirazione sono le volte e cupole delle moschee, e l’arte della calligrafia.

A luglio si danza a CATANIA
3/4 LUGLIO (10 ore)
DANZA MISTICA PERSIANA & ARTE DEL GIRO ( 6 ore)
DANZA AFGHANA (4 ore)
Ancora pochi posti disponibili
Registrazione: grazia-stella@live.it
natarajidance@gmail.com

Per info grazia.cernuto@gmail.com
Tel. +39 3493854933
Prenotazione obbligatoria

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