Home Europa Fondo Sociale Europeo: le testimonianze di alcuni dei beneficiari delle risorse comunitarie

Fondo Sociale Europeo: le testimonianze di alcuni dei beneficiari delle risorse comunitarie

PALERMO – Le testimonianze dei dirigenti scolastici, delle studentesse, dei sindaci e di chi ha beneficiato dei contributi europei, soprattutto durante l’emergenza Covid sono state al centro dell’evento annuale 2020 del PO FSE Sicilia 2014-2020, organizzato dalla Regione Siciliana. L’evento, che si è svolto in modalità digitale, ha dato la possibilità a istituzioni e cittadini di soffermarsi sulle opportunità del Fondo sociale europeo per i siciliani in tema di istruzione, formazione e inclusione sociale e sulle azioni di contrasto all’emergenza sanitaria a favore di scuole e famiglie.

“Sono tante le iniziative messe in atto dalla Regione – ha spiegato Patrizia Valenti, Autorità di gestione del PO FSE Sicilia – in quest’ultimo anno che ha visto stravolta la normale programmazione a causa dell’emergenza Covid. Questo incontro lo considero un punto di partenza perché abbiamo sintetizzato le esperienze fatte ma anche parlato della nuova programmazione 2021-2027 e del notevole plafond di risorse europee che sono all’interno di Next Generation Eu, particolarmente rivolto alle giovani generazioni. Abbiamo davanti delle sfide molto importanti: dobbiamo offrire ai giovani opportunità per rimanere nella nostra terra”.
In rappresentanza della Commissione Europea sono intervenuti Adelina Dos Reis e Paolo Montini della Direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione, mentre per Anpal sono intervenute Paola Nicastro, direttore generale, e Marianna D’Angelo, del coordinamento territoriale e autorità capofila Fse dell’Anpal.
“Guardiamo alla programmazione 2021-2027 – ha sottolineato Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale – per le opportunità di valorizzazione del capitale umano, di potenziamento del sistema di istruzione e per il miglioramento progressivo dei livelli di occupazione giovanile, anche in relazione alla necessità di investimenti per il superamento delle significative criticità indotte dalla pandemia”.

Tra le testimonianze quella di due sindaci siciliani che hanno raccontato come, grazie alle risorse del Fondo sociale europeo, sono riusciti a contrastare le emergenze sociali nate a seguito della pandemia. Ignazio Abbate, sindaco di Modica, cittadina di 56 mila abitanti, ha testimoniato come la sua amministrazione comunale sia riuscita ad erogare i voucher spesa per l’acquisto di beni di prima necessità, contributi per affitti ai privati e sconti sulle locazioni per le imprese e a garantire l’assistenza domiciliare ai disabili venuta a cessare a seguito della chiusura dei centri diurni. A Randazzo, invece, comune di 11mila abitanti, sono 156 i nuclei familiari che hanno beneficiato dei buoni spesa, 2.600 i voucher erogati per un totale di quasi 49 mila euro di contributi elargiti a famiglie in difficoltà: sono i dati illustrati dal sindaco della cittadina, Francesco Sgroi.

“Sono 30 i milioni di euro del Fondo sociale europeo – ha sottolineato Rosolino Greco, direttore generale del Dipartimento famiglia e politiche sociali della Regione Siciliana – erogati a seguito della pandemia, che sono stati di grande aiuto alle famiglie in condizione di disagio economico, aggravato dall’emergenza sanitaria. Il governo regionale, anticipando l’azione del governo nazionale, ha stanziato prontamente le somme per fare fronte a queste esigenze che, soprattutto in Sicilia, sono acuite dal fatto che esistono interi settori non coperti dalla cassa integrazione e quindi soggetti irraggiungibili, che svolgono lavori occasionali, spesso lavori in nero: queste famiglie andavano aiutate a qualsiasi costo”.

I dirigenti scolastici dell’Istituto linguistico Cassarà e dell’ICS Mantegna Bonanno di Palermo hanno raccontato, invece, come abbiano potuto utilizzare le risorse europee per l’acquisto di tablet e sim destinati a studenti delle fasce più deboli a supporto della didattica a distanza. “Grazie a questi dispositivi – hanno spiegato le dirigenti Daniela Crimi e Laura Bisso dei due istituti – siamo riuscite a non lasciare nessuno studente indietro e potere garantire la didattica a distanza anche alle famiglie più in difficoltà”.
L’ultima sessione dei lavori è stata dedicata alle testimonianze di alcuni dei protagonisti di iniziative attuate grazie alla programmazione comunitaria. Tra gli interventi quelli degli Archinuè di Catania e dei Bliss di Palermo, le due band musicali vincitrici delle selezioni regionali dell’European Social Sound, il concorso nazionale per band emergenti promosso dal Fondo sociale europeo. Fabio Mazzola, Pro Rettore dell’Università di Palermo ha parlato dei tirocini nella pubblica amministrazione che vede protagonisti un centinaio di laureati siciliani negli uffici regionali grazie al bando dell’Avviso 26 dell’Fse mentre Gaetano Minincleri, Presidente regionale dell’Unione Italiana dei ciechi e ipovedenti Sicilia ha raccontato l’esperienza di occupazione inclusiva finanziata dall’Avviso 19: grazie a questo bando 12 disabili visivi stanno frequentando un corso per diventare tecnici dell’accoglienza turistica.

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