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Trump: “mi impegno per transizione pacifica, è momento della riconciliazione”

Washington, 8 gen. – Donald Trump assicura il suo impegno per una transizione pacifica dei poteri. Dopo la sospensione del suo account Twitter per 12 ore, a seguito dei disordini di mercoledì a Washington, il presidente Usa ha diffuso un messaggio nel quale, per la prima volta, sembra ammettere la sconfitta elettorale. “Ora il Congresso ha certificato il risultato e il 20 gennaio si insedierà una nuova amministrazione”, ha detto il presidente. “Il mio obiettivo ora diventa garantire una pacifica ed ordinata transizione del potere – ha aggiunto – serve la riconciliazione”. Il presidente ha sostenuto di avere “immediatamente impiegato” la Guardia Nazionale per espellere dall’edificio del Congresso i manifestanti suoi sostenitori che vi avevano fatto irruzione, sebbene secondo diverse ricostruzioni dei media Usa, sarebbe in realtà stato il vice presidente Mike Pence ad ordinare l’impiego dei militari.

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Trump ha anche elogiato i suoi “meravigliosi sostenitori” e promesso che “il nostro viaggio è appena iniziato”. Parlando dei disordini, ma senza riferimenti al ruolo che in molti lo accusano di avere avuto in quanto è accaduto mercoledì, Trump si è detto “oltraggiato dalla violenza, dall’illegalità e dal caos”. I manifestanti che hanno fatto irruzione nel Congresso hanno “violato lasede della democrazia” e “coloro che hanno infranto la legge pagheranno”, ha aggiunto.

In precedenza, anche la portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany,aveva condannato le violenze avvenute a Washington, parlando a nome del presidente Trump, definendo quanto accaduto “spaventoso, riprovevole e antitetico al sistema americano”. “Condanniamo l’accaduto, il presidente e questa amministrazione, nel modo più fortepossibile”, aveva sottolineato la McEnany.

“L’assalto al Campidoglio non è opera di una minoranza insignificante. Ci sono 20 milioni di americani radicalizzati”. Lo dice alla Stampa Alec Ross, per quattro anni consigliere dell’amministrazione Obama e già membro della squadra della transizione, secondo cui, se è vero che Biden è ”l’uomo giusto in questo momento”, afferma realisticamente che “il Paese non si può ricucire in un anno e forse nemmeno in quattro”. “Nessuno dovrebbe essere sorpreso” per l’assalto al Congresso. ”La retorica violenta di Trump va avanti da 5 anni. Lui non è cambiato. Ora il narcisismo gli impedisce di perdere con dignità”, afferma Ross, secondo cui ”la violenza già c’è. Colpire il Campidoglio è un atto violento in sé. Queste scene potrebbero ripetesi presto”. ”Trump ha 74 milioni di elettori – aggiunge -. Di questi, circa 20 sono radicalizzati. Ci sono almeno altri venti o trenta Trump nel Congresso o tra i governatori. E poi c’è la base. Io sono del West Virginia e nel mio Stato posso vedere benissimo gli effetti del trumpismo. Ma il processo era in atto da anni, Trump è il prodotto nonla causa. Così se fra due settimane dovrebbe prendere un volo di sola andata per la Scozia, e restasse lì tutta la vita a giocare a golf, il problema resterebbe”.
(Adnkronos)

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