Home Esteri Processo omicidio Floyd, mobilitata Guardia Nazionale a Washington

Processo omicidio Floyd, mobilitata Guardia Nazionale a Washington

Foto archivio

Washington, 20 apr. – Anche Washington si prepara alla sentenza del processo per l’omicidio di George Floyd, che si sta per chiudere a Minneapolis. La Guardia Nazionale ha mobilitato 250 militari pronti ad assistere la polizia della capitale in caso di manifestazioni e proteste a seguito della decisione dei giurati che devono esprimersi sulla colpevolezza di Derek Chauvin, l’ex poliziotto accusato di aver ucciso Floyd lo scorso maggio tenendo il ginocchio premuto sul collo dell’afroamericano per nove minuti. Il generale Aaron Dean ha detto che la città è impegnata a garantire “un ambiente sicuro in cui i nostri concittadini possano esercitare il primo emendamento”, che garantisce la libertà di espressione. “Questa è la nostra casa e siamo impegnati a garantire il diritto a protestare in modo sicuro e pacifico”, ha aggiunto.

Una Minneapolis blindata e l’America intera attendono la decisione della giuria del processo per l’omicidio di George Floyd, da ieri riunita in camera di consiglio. Intanto il giudice che presiede il processo, Peter Cahill, ha bacchettato la deputata democratica, Maxine Waters, per le dichiarazioni “irrispettose” sull’esito del processo. La democratica afroamericana ha detto che “ci aspettiamo la condanna” di Derek Chauvin, l’ex agente accusato dell’omicidio di Floyd, parlando con i giornalisti durante una manifestazione nel weekend a Brooklyn Center, il sobborgo di Minneapolis dove dieci giorni fa un altro afroamericano, il ventenne Duante Wright, è stato ucciso dalla polizia. “Spero che il verdetto decreterà colpevole, colpevole, colpevole, e se non sarà così noi non ce ne andremo”, ha detto la democratica ai manifestanti. “Vorrei che i rappresentanti eletti smettessero di parlare di questo caso, soprattutto in modo che non è rispettoso dello stato di diritto e della magistratura” ha detto il giudice affermando che le parole di Waters potrebbero spingere i dimostranti ad essere violenti se non si dovesse avere una condanna. Cahill non ha comunque accolto la richiesta della difesa di dichiarare ‘mistrail’, cioè annullare il processo, a causa delle parole di Waters ma ha avvisato che queste potranno essere usate nell’appello in caso di condanna.

Gli studenti delle scuole superiori di Minneapolis, e di tutto il Minnesota, hanno scioperato contro la brutalità della polizia, mentre nella città blindata si attende la decisione della giuria riguardo alla colpevolezza di Derek Chauvin, l’ex poliziotto accusato dell’omicidio di George Floyd. “National Guard, go home”, hanno scandito nei loro slogan le centinaia di studenti che a Minneapolis hanno partecipato al ‘walkout’, come vengono chiamati negli Stati Uniti gli scioperi degli studenti che escono dalle aule, per contestare la mobilitazione delle centina di agenti forze delle ordine e militari prevista dalle autorità nel timore di proteste e scontri dopo la sentenza. Gli studenti di almeno 110 scuole superiore di tutto lo stato hanno partecipato alla protesta anche per la morte di Daunte Wright, il ventenne afroamericano che è stato ucciso dalla polizia che l’aveva fermato per un’infrazione stradale.

“Ci ha appena chiamato, sa cosa significa perdere un familiare e sa che cosa stiamo affrontando”. Così il fratello di George Floyd ha detto, intervistato alla Nbc, che Joe Biden ha telefonato alla sua famiglia mentre si sta aspettando che la giuria di Minneapolis decida se l’ex agente Derek Chauvin è colpevole dell’omicidio dell’afroamericano. “Ci ha voluto far sapere che prega per noi e che spera che tutto andrà bene”, ha aggiunto Philonise Floyd riferendo della telefonata del presidente.
(Adnkronos)

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