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New York: omicidio del boss Frank Calì

NYC – L’italoamericano Francesco Paolo Augusto Calì (noto per tutti come Frank Calì), 53 anni, ritenuto uno dei più noti boss della famiglia Gambino, è stato vittima ieri sera di un agguato davanti alla sua residenza di Staten Island (New York City). L’uomo è morto in ospedale a causa delle ferite riportate da colpi di arma da fuoco, questo quanto riferito dai media Usa. La moglie era una Inzerillo, sorella del più noto Pietro, ucciso negli anni ottanta e fatto ritrovare con in bocca una banconota da cinque dollari. Secondo i media si tratta del primo assassinio di rilievo negli ambienti della criminalità organizzata di New York da oltre 30 anni. L’agguato è avvenuto alle 21:00 ora locale (le 2:00 di oggi in Italia). Calì sarebbe stato raggiunto da almeno sei colpi di arma da fuoco, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni e a sparare sarebbe stato un uomo, che prima di fuggire a bordo di un’auto blu gli sarebbe passato sopra. Subito dopo l’agguato, sempre secondo i testimoni oculari, alcuni membri della sua famiglia sono usciti in strada e sono stati visti accanto al suo corpo in lacrime. Finora la polizia non ha eseguito alcun arresto. I media riportano che si tratta del primo assassinio su commissione di un boss della criminalità organizzata di New York dal 1985.

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Da decine di anni non si registrava sul territorio americano l’omicidio di un “capo”. La cosa nostra statunitense aveva, molto prima di quella siciliana, compreso e scelto la strategia dell’inabissamento. Gli agguati mortali, seppur presenti nel corso degli ultimi anni, riguardavano figure di secondo o terzo piano, rispetto a personaggi del calibro di Frank Calì.
Calì, appena pochi anni fa, aveva cercato di prendersi la cosa nostra palermitana, proprio con l’aiuto degli “scappati”, ovvero i boss sopravvissuti, sfruttando l’esilio statunitense, alla guerra stravinta a suon di morti dai corleonesi. Fra i primi a tornare in Sicilia il nipote di Calì, figlio di Pietro Inzerillo, che aveva inaugurato il “ritorno” degli scappati e che era stato poi seguito da molti altri.

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