KIEV – Il Consiglio nazionale ucraino di sicurezza e difesa si è riunito d’urgenza in piena notte a Kiev, con il presidente Petro Poroshenko, per chiedere al Parlamento di dichiarare la legge marziale, dopo l’incidente sullo stretto di Kerch, fra Mar Nero e Mar d’Azov. Le forze armate russe hanno confermato l’incidente di ieri, in cui sono stati sparati colpi di cannone, sono stati feriti alcuni marinai ucraini e anche il sequestro di tre navi ucraine da parte della Russia: si tratta di due unità militari cannoniere e un rimorchiatore. Durante la notte è scoppiata la protesta a Kiev e alcune auto sono state incendiate davanti all’ambasciata russa. Poroshenko, ha precisato che la legge marziale non significa “una dichiarazione di guerra”. “L’Ucraina non ha in programma di fare la guerra a nessuno”, ha assicurato il presidente, definendo l’incidente di ieri “non provocato e folle”. Il ministero della difesa ha però reso noto di aver diramato l’ordine di mettere le forze armate in stato di allerta operativa.
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