Londra, 12 gen. – Nel Regno Unito, dall’inizio della pandemia, sono stati registrati 93mila decessi nei quali il Covid-19 compare sui certificati di morte. Nel computo, figurano 84.449 decessi in Inghilterra e Galles, secondo i dati aggiornati al 1 gennaio, elaborati dall’Office for National Statistics (Ons). Le cifre, spiega la Bbc, si discostano da quelle solitamente note, perché il governo ha finora utilizzato per il bilancio delle vittime del coronavirus i dati relativi ai morti accertati entro 28 giorni dal test di positività. Quel dato è al momento di 81.954 morti.
Che il Regno Unito sia uno dei Paesi più drammaticamente colpiti dalla pandemia è indicato anche da Richard Murray, direttore esecutivo dell’ente benefico The King’s Fund, che ha rilevato come i morti in Gran Bretagna abbiano raggiunto livelli mai visti dalla Seconda GuerraMondiale. Nel 2020, ha sottolineato Murray, ci sono stati in totale quasi 697mila decessi, quasi 91mila in più della media dei decessi registrati nei cinque anni precedenti.
Il Regno Unito “ha uno dei tassi di mortalità (da Covid) più alti al mondo”, ha affermato Murray, rilevando che i dati sono destinati a peggiorare a seguito dell’impennata di contagi e morti delle ultime settimane. “Ci vorrà un’inchiesta pubblica per determinare con esattezza cosa è andato storto, quali errori sono stati commessi. Come molti Paesi, il Regno Unito era scarsamente preparato per questo tipo di pandemia”, ha affermato Murray.
(Adnkronos)