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Cento giovani leader con la Fao per ridurre la fame nel mondo

ROMA (ITALPRESS) – “Le sfide che abbiamo davanti sono complesse. Per avere un mondo più sostenibile, ai giovani dico una parola sola: impegnatevi. Impegnatevi affinché nella vostra famiglia, nelle vostre scuole e tra i vostri colleghi si impari qualcosa su questo tema. Per farlo dovete parlare e attivarvi direttamente con le persone. Dovete impegnarvi per agire direttamente”. Così Qu Dongyu, direttore generale della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha voluto riassumere l’impegno che deve coinvolgere tutte le nuove generazioni per salvare il pianeta. Lo ha fatto intervenendo alla quinta edizione dello Youth Ag Summit, che raccoglie una comunità di giovani leader globali che sostengono l’agricoltura sostenibile e la sicurezza alimentare, e che lavorano per colmare il divario di comprensione tra coloro che producono il nostro cibo e coloro che lo consumano.
La selezione dei 100 delegati tra i 18 e i 25 anni, che provengono da 40 Paesi, è avvenuta tra 2.000 candidature, in base a proposte e progetti di ricerca su vari temi. Per l’Italia è stata selezionata Anita Giabardo, classe 1997, laureata in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche presso l’Università di Padova e specializzanda in Crop and Soil Sciences negli Stati Uniti, alla University of Georgia.
Ai 100 delegati, nel suo intervento, Qu Dongyu ha ribadito come i sistemi agroalimentari debbano essere trasformati per diventare più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili. Ciò renderà la produzione agroalimentare migliore, determinerà un livello di nutrizione più elevato a livello globale, generando un ambiente migliore e una qualità della vita migliore, che non lasci indietro nessuno. “Nutrire un pianeta affamato” è anche il titolo dato al summit, che prende spunto da una previsione delle Nazioni Unite, secondo cui la popolazione del pianeta raggiungerà i 9,7 miliardi di persone entro il 2050, e dovrà affrontare sfide drammatiche per la sicurezza alimentare.
“Questi giovani hanno la creatività e l’impegno necessari per aiutare a nutrire una popolazione in crescita senza far morire di fame il mondo” ha spiegato Liam Condon, membro del consiglio di amministrazione di Bayer AG e presidente della divisione Crop Science, che ha aperto i lavori della sessione odierna dello Youth Ga Summit. Il gruppo tedesco è infatti partner dello Youth Ag Summit, e insieme a Babele e al Sustainable Development Solutions Network (SDSN) delle Nazioni Unite, fornirà un incubatore virtuale di idee, la YAS University, grazie al quale i 100 delegati continueranno ad acquisire capacità imprenditoriali e di leadership, saranno formati da mentor e svilupperanno le loro proposte nelle prossime dieci settimane. La Sdsn è stata istituita nel 2012 per volontà del Segretario generale delle Nazioni Unite, per mobilitare competenze scientifiche e tecnologiche globali, promuovere soluzioni pratiche per lo sviluppo sostenibile, compresa l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss). “Un mondo più sostenibile è fonte di business” ha proseguito Qu Dongyu. “Grazie all’innovazione, la sostenibilità potrà crescere di dimensione e diventare anche più veloce, ecco perché questi ragazzi devono impegnarsi per raggiungere i loro obiettivi, senza mai mollare” ha concluso il numero uno della Fao.
(ITALPRESS).

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