Il celebre “Giorno della Vittoria” è arrivato: i russi oggi ricordano l’anniversario della vittoria contro i nazisti nella Seconda guerra mondiale. La giornata nelle ultime settimane è stata considerata da molti come una data che potrebbe cambiare le sorti del conflitto in Ucraina. In ogni caso, anche così non fosse, il tradizionale evento russo quest’anno assume un significato particolare. C’è, quindi, attesa per la parata organizzata a Mosca e per il discorso che pronuncerà il presidente russo Vladimir Putin. Intanto in Ucraina l’offensiva prosegue: la guerra è al settantacinquesimo giorno. Preparandosi all’anniversario di oggi, ieri Putin ha inviato un messaggio ai leader delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk: “I nostri militari, come i loro antenati, stanno combattendo insieme per liberare il loro suolo dalla feccia nazista”. Il leader del Cremlino ha anche espresso fiducia che “come nel 1945, la vittoria sarà nostra”, ha detto. Ieri, intanto, per Kiev è stata un’intensa giornata di colloqui, con incontri e visite nel paese di leader e politici occidentali, tra cui la first lady statunitense Jill Biden e il primo ministro canadese Justin Trudeau. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha partecipato anche alla riunione in videoconferenza del G7. “Sono certo che questa giornata in Ucraina – ha detto Zelensky in un videomessaggio serale – abbia dimostrato che siamo già una parte a tutti gli effetti del mondo libero e di un’Europa unita. Questo è un evidente contrasto con la solitudine di Mosca nel male e nell’odio che tutti vedranno domani”, ha aggiunto il leader ucraino in riferimento alle celebrazioni organizzate dalla Russia per oggi, in occasione del Giorno della Vittoria. Nelle scorse ore a Bilohorivka, nella regione di Lugansk, i bombardamenti hanno colpito un istituto scolastico. I soccorritori intervenuti sul posto hanno poi fatto sapere di aver recuperato i corpi senza vita di due persone. Il governatore della regione, Sergey Gaidai, però, ha subito espresso preoccupazione per quanto accaduto, affermando che le vittime dell’attacco potrebbero arrivare a sessanta dal momento che negli scantinati della scuola si erano rifugiate 90 persone. E ne ha parlato anche Zelensky: “A seguito dell’attacco aereo russo a Bilohorivka, nella regione di Lugansk – ha detto il presidente ucraino nel suo video -, sono state uccise circa 60 persone. Civili – ha aggiunto – che si sono semplicemente nascosti dai bombardamenti nella scuola”. Sul campo, quindi, il conflitto è proseguito su più fronti. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, l’esercito russo “non smette di condurre operazioni offensive” nell’area orientale per “stabilire il pieno controllo sul territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata. La più intensa attività degli occupanti russi – continua lo Stato maggiore nel suo ultimo aggiornamento – si osserva nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk. Allo stesso tempo, c’è un’alta probabilità di attacchi missilistici in tutta l’Ucraina”. (ITALPRESS).