Home Eventi Con ‘Hurricane’ di Noemi Privitera soffia un giovane vento di cambiamento

Con ‘Hurricane’ di Noemi Privitera soffia un giovane vento di cambiamento

Il compito di chi riferisce di novità letterarie è anche quello di intercettare proposte originali, proporle con la dovuta cautela, immaginarle in una prospettiva di futuro cambiamento.
Cambiamento è la parola da associare ad Hurricane, la nuova proposta letteraria della neo scrittrice Noemi Privitera, presente per la prima edizione estiva del MarkArt a Villa Pacini a Catania ieri 25 giugno dove ha presentato il suo primo romanzo, intervistata dal suo editore Antonello La Piana.
Hurricane pubblicato da GAEditori è allora la proposta di Noemi Privitera che presentiamo dopo un’intervista gentilmente rilasciataci a margine della partecipata iniziativa.

D: Hurricane è un romanzo di fantascienza sociologica. Ci puoi spiegare che significa il genere?

R: Ho inizialmente deciso di pubblicare questo romanzo non con una casa editrice ma attraverso una piattaforma che si chiama Wattpad in cui era necessario proporsi con un genere quindi mi sono dovuta documentare. Fantascienza perchè il romanzo racchiude in sé i luoghi comuni della fantascienza. Pertanto non avevo molta scelta: futuro distopico, regime dittatoriale, un pó alla George Orwell che è stato senza dubbio fonte di ispirazione. Sociologica perché io tratto tematiche sociali e la scelta della fantascienza è anche un modo diverso di affrontare tematiche attuali. Un romanzo di genere verista sarebbe stata l’alternativa impegnativa ed anche coraggiosa secondo me. Fantascienza sociologica è un genere letterario che esiste in Italia già dal 1950. E così quando ho scelto a quale genere letterario avrei potuto accostare Hurricane la risposta me l’ha data la ricerca condotta su internet.

D: In questo contesto di fantascienza futurista come si colloca il destino di Arianne la protagonista del tuo romanzo?

R: Il futuro di Arianne è condizionato da me, dalla mia vita, dal mio futuro senza dubbio, perché ho attraversato un periodo in cui mi sono interrogata sui cambiamenti del mondo e della vita. Hurricane ho cominciato a scriverlo quando ero più piccola più giovane e sicuramente il romanzo non aveva questa ambizione, era molto più semplice. Quando l’ho ripreso per continuare a scriverlo il mondo era in stand by e cercava questo cambiamento, cerchiamo ancora oggi tutti questo cambiamento che tarda ad arrivare dall’esterno, ce lo dobbiamo un pó imporre tra restrizioni, costrizioni e limiti per riuscire a sopravvivere interiormente ed uscire fuori dalla follia, pertanto si, il cambiamento interiore di Arianne che lei ricerca nel mondo esteriore è lo stesso che io ricerco in me stessa per riuscire a rendermi più semplice quello che accade al di fuori di me stessa.

D: Dopo il tuo primo romanzo continuerai a scrivere indipendentemente dai risultati commerciali delle tue proposte?

R: La premessa è che scrivo già da molto tempo, ho nel cassetto tante mie storie in itinere per cui continuerò a farlo perché questo è il mio proposito, non solo il motto di Arianne, finché ci sarà qualcuno disposto a credere ed investire nei miei lavori e ciò indipendentemente dai risultati economici cui non ho sinceramente pensato, anche perché non mi pare che ci si riesca a mantenere con la scrittura, tranne eccezioni naturalmente.

D: Parlaci dell’iniziativa Riciclemi per la quale godi di una certa popolarità sui social

R: La popolarità sui social dipende dal fatto che io sono una che si spende molto a prescindere dal progetto letterario, anche se pure pubblicare un libro implica una botta di coraggio ma io sono abituata per questo a stare sui social, a comunicare attraverso i social. Catania da questo punto di vista è sempre stata sensibile ad accogliere nuovi progetti. Riciclemi nasce dal mio desiderio di uscire dalla palude di iniziative dell’ultimo periodo e dalla mia passione per il vintage ed il second hand: colleziono ed ho avviato da tempo lo scambio in rete di capi di un certo valore che la gente dismette e l’iniziativa è modernamente in linea con i principi di sostenibilità cui ho sempre creduto e che caratterizzeranno un pó tutte le future iniziative commerciali dei prossimi cento anni se crediamo oggi più che mai che sia necessario avere rispetto dell’ambiente. Da qui si è creata questa community che fa capo a Riciclemi, persone che condividono con me il rispetto per l’ambiente e credono ai deliri di questa ‘pazza’.

Grazie Noemi per questa ventata di sana follia che con Hurricane ha soffiato un pó, nonostante l’afa opprimente di questi giorni.

In foto: Noemi Privitera e Antonello La Piana

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