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Carthago Edizioni, un’anima condivisa

L’attività della Carthago Edizioni nasce nel 2006, per volontà di Giuseppe Pennisi e sorretta solo dall’amore per la carta stampata, diviene anno dopo anno una solida realtà editoriale caratterizzata dalla serietà e dalla qualità delle opere pubblicate, per dare corpo alle memorie e ai valori dei suoi diversi autori. Un centinaio di pubblicazioni, l’apertura di diverse collane editoriali e la partecipazione ai massimi saloni espositivi in ambito editoriale, fanno della casa editrice Carthago un’impresa in controtendenza, un rischio non preventivato e un progetto innovativo: la cura del testo, dell’autore e del pubblico che da lettore diventa condivisore dell’esperienza letteraria. E della propria Anima.

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Come è nata la casa editrice Carthago?

Carthago è una storia importante con particolare attenzione ai temi della cultura che ha assistito a diverse vicende. Quella che l’ha determinata allo stato attuale è stato l’incontro con il presidente dr. Gaspare Edgardo Liggeri e la responsabile editoriale Margherita Guglielmino che hanno dato un’impronta imprenditoriale e organizzativa professionale a quella che oggi amo definire un’occasione d’incontro editoriale. Questa compagine riesce a creare un rapporto con gli autori che presentiamo: principalmente lavoriamo al progetto grafico interno ed esterno prediligendo un editing raffinato che possa rappresentare al meglio l’autore. Lavoriamo tantissimo sulle prefazioni, rappresentando l’autore con una presentazione diretta della Carthago sia nei luoghi di provenienza dell’autore e sia in luoghi caratterizzati da Fiere e Saloni del libro. Per quanto riguarda la distribuzione da quella regionale e la vendita e-commerce siamo passati alla distribuzione nazionale.

 

Prevalenza di scrittori siciliani o anche del nord?

Pubblichiamo in tutta Italia siamo partiti da autori siciliani per ragioni logistiche e geografiche. La “ragione editoriale” è disseminata sull’intero territorio: la Carthago si reca lì dove l’autore abita, dove è radicato, dove la sua “vicenda narrativa” è cominciata. Raggiungiamo città come Napoli, Milano, Roma, dove trovare un editore sarebbe facile, ma si vede che la Carthago dà qualcosa di diverso. Pubblichiamo autori in luoghi apparentemente minori: l’Italia è piena di luoghi che hanno molto da dire sulle vicende letterarie aldilà del punto di partenza, l’importante è confluire in questo mondo enorme che è quello editoriale, delle memorie e dei valori.

Le pubblicazioni sono legate al territorio?

Essenzialmente sono legate alle collane: da poco è nata la collana biblio-teche di studi biblico-teologici e una collana esoterica Emet. Presto considereremo la collana poesia, narrativa, con scelte di formato ben precise; ci muoviamo anche per territori ma fondamentalmente l’editore si muove per collane di studi nell’ambito dei saggi, nel mondo scolastico, per diversi atenei, tra cui quello messinese e testi di ricerca scientifica.

C’è una scelta nella letteratura di genere, una mission, un fil rouge che vi conduce verso una pubblicazione piuttosto che un’altra?

Nelle Edizioni Carthago i libri sono “aperti”. Siamo molto lontani dai ghostwriter: sono fotografie, istantanee di vita a coloro che decidono di venir fuori col proprio testo, in definitiva con la propria Anima.  Esistono uomini e donne che hanno un modo diverso di percepire “Le lettere” e Carthago è attenta e aperta alle istanze di ognuno. Esprime e si occupa dell’ambito più congeniale dell’autore aldilà delle etichette, e qui ci starebbe una categorizzazione inutile e sterile, ogni uomo e ogni donna deve parlare di quello che sente. Sembra facile ma essere “autentici e lasciarsi sentire” è un iter lungo e difficile che ha delle radici diverse. I nostri autori sono vissuti e scafati, desiderano che i testi vengano condivisi. Se io scrivo qualcosa, uomo o donna che sia, sono in movimento su una “piattaforma di condivisione”. L’editoria è questo, con tutti i corollari che determinano il mercato.  È fondamentalmente innegabile che un bel libro, se ben veicolato, è una esperienza culturale che viene dalla base, dal substrato, dalla radice della persona: quindi di personalità si parla dove le sembianze uomo, donna riguardano solo la parte esteriore. Ripeto lo “svelamento” dell’Anima è quello che conta in un buon libro.

Libri cartaceo o e-book?

L’editoria elettronica in 10 anni ha occupato il 3% del fatturato editoriale nazionale e la Carthago che crede fortemente ai libri, alle collane, ad una veste grafica, come oggetti fatti bene, segue anche le indicazioni del mercato stesso che ti dice che gli e-book non sono strumenti che hanno attecchito in modo tale da stravolgere l’editoria: Kindle è uno strumento che “affolla le menti”. Non è il libro “oggetto”, con copertina, dorso, odore e colore della carta. Leggere è riuscire a compenetrarsi nella volontà di un’altra persona. Posso entrare in contatto con l’altro se non epidermicamente, attraverso la sua opera. Il libro è un mattone con cui puoi costruire; è un mattone che puoi scagliare; è un fatto tangibile; è qualcosa di cui hai contezza visiva, fisica ha un peso, non è invadente ma c’è. Infine lo puoi lasciare in eredità e innescare delle relazioni importanti di testimonianza della tua presenza su questa terra.

 

 

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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