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Unioncamere: “saldo negativo in Sicilia, 304 imprese in meno primo trimestre”

Palermo, 29 apr. (Labitalia) – Il tasso di crescita delle imprese siciliane nel primo trimestre 2022 si attesta in terreno leggermente negativo -0,06 per cento (media italiana -0,02 per cento), così come la media relativa all’area geografica Sud-Isole. La Sicilia, nei primi tre mesi di quest’anno, chiude con un saldo negativo (-304 aziende): tra gennaio e marzo scorsi nell’Isola si sono registrate 6.175 iscrizioni, 6.479 cessazioni, per un totale di imprese registrate che ammonta a 478.671; al 31 dicembre 2021 erano 478.967. La Sicilia, comunque, resta al quarto posto tra le regioni italiane per imprese registrate alle spalle di Lombardia, Lazio e Campania e si attesta davanti a Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Sono i dati di ‘Movimprese’ relativi alla nati-mortalità, forniti dall’Osservatorio di Unioncamere Sicilia. “Dai dati si evince che la Sicilia in questi primi tre mesi limita i danni – dice Pino Pace, presidente Unioncamere Sicilia -. Non dimentichiamo che veniamo da un periodo di pandemia durato oltre due anni e non si può dire che la guerra in atto in Ucraina faccia bene alle imprese in generale, figuriamoci a quelle siciliane”.  “Perdiamo poco più di trecento aziende, il che significa perdita anche di posti di lavoro ed è quello che ci deve far riflettere in una regione dove non ci si può permettere questo lusso -prosegue -. Gli imprenditori siciliani hanno fatto di tutto per resistere e la politica ha il dovere di continuare a sostenere le aziende come può e con leggi che siano giuste per tutti. Ci auguriamo che già nel prossimo trimestre questi numeri possano essere aggiornati con dati positivi”.

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In testa alla speciale classifica per imprese registrate c’è sempre Catania, seguono Palermo e Messina, poi Trapani, che stacca Agrigento,Siracusa e Ragusa, chiudono Caltanissetta ed Enna.  Il tasso di crescita in terreno positivo si registra a Siracusa (+0,29 per cento) e a Palermo (+0,13 per cento), seguono tutte le altre città con percentuali negative: Caltanissetta (-0,30 per cento), Catania (-0,24 per cento), Trapani (-0,23 per cento), Agrigento (-0,11 per cento), Enna (-0,08 per cento), Ragusa (-0,08 per cento) e Messina (-0,02 per cento).

 

“Il tasso complessivo di crescita delle imprese in questo primo trimestre del 2022, pur attestandosi con un dato leggermente negativo, lascia la Sicilia al quarto posto nella speciale classifica delle regioni – aggiunge Santa Vaccaro, segretario generale Unioncamere Sicilia -. Dai dati emerge che la forma giuridica maggiormente preferita è la società di capitale, con un tasso crescita media pari allo 0,97 per cento, con punte dell’1,23 per ceto a Caltanissetta, dell’1,2 per cento ad Agrigento e dell’1,02 per cento a Ragusa. In tutte le province siciliane i dati sono positivi sulle società di capitale – sottolinea -, mentre in tutte le altre province registriamo numeri negativi nel tasso di crescita delle società di persone, con una media siciliana del -0,32 per cento, unici dati positivi Agrigento(+0,13 per cento) e Siracusa (+0,32 per cento). Il tasso di crescita delle ditte individuali, sempre nel primo trimestre, in Sicilia è -045per cento”, conclude.

 

 

 

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