Palermo, 30 ott. – “La condizione di insularità costa a ogni siciliano 1.308 euro, generando una perdita complessiva di Pil dicirca 6,5 miliardi, ossia il 7,4 per cento di quello regionale”. A dirlo è stato il vice presidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, presentando in videoconferenza uno studio sui costi dell’insularità in Sicilia. Il documento è stato realizzato dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici dellaRegione e dal servizio Statistica e analisi economica dell’assessorato all’Economia, con il supporto dell’Istituto di ricerca Prometeia.
“La perdita di Pil che quest’anno avremo a causa degli effetti economici della pandemia è minore rispetto a quella che ogni anno causa la condizione di insularità. In questo momento l’ipotesi di perdita di prodotto interno lordo, che a livello statale è tra il 9 e il 10 per cento, in Sicilia è tra il 5 e il 6. E’ come se ogni anno si abbattesse sul Pil della Sicilia un dramma come quello della pandemia”. A dirlo è stato il vice presidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, presentando in videoconferenza uno studio sui costi dell’insularità inSicilia.
“Ogni siciliano è sottoposto a una tassazione occulta relativa al mancato riconoscimento della condizione di insularità. Una tassazione che deprime ulteriormente l’economia della Sicilia. Il Governo nazionale deve tenere conto di questo costo che le famiglie e le nostre imprese devono sostenere. E’ un obolo che la nostra Regione paga allo Stato centrale”. A dirlo è stato il vice presidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, presentando in video conferenza uno studio sui costi dell’insularità in Sicilia.
(Adnkronos)